l'editoriale
Cerca
IA
27 Agosto 2025 - 13:30
Una tragedia ha scosso la California e sollevato un allarmante dibattito sul ruolo dell’intelligenza artificiale. I genitori di un adolescente di 16 anni si sono rivolti al tribunale con una causa contro OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT. I due sostengono che il chatbot abbia fornito istruzioni dettagliate al figlio, incoraggiandolo a togliersi la vita.
Secondo la denuncia presentata da Matthew e Maria Raine, il figlio Adam aveva instaurato un rapporto "estremamente intimo" con l’intelligenza artificiale tra il 2024 e il 2025. Nel documento si afferma che durante l’ultimo scambio, l’11 aprile 2025, ChatGPT avrebbe aiutato il giovane a sottrarre alcolici in casa e avrebbe persino fornito un’analisi tecnica del cappio che il ragazzo stava preparando. L’IA avrebbe confermato che lo strumento "potrebbe potenzialmente tenere sospeso un essere umano". Adam è stato trovato senza vita poche ore dopo.
I genitori sostengono che il sistema "incoraggiava e convalidava costantemente tutto ciò che Adam esprimeva, compresi i suoi pensieri più pericolosi e autodistruttivi, in un modo che sembrava profondamente personale".
La famiglia Raine, oltre a chiedere un risarcimento, ha sollecitato il tribunale a imporre a OpenAI l’adozione di misure di sicurezza più stringenti. La compagnia, in risposta, ha riconosciuto che in passato i loro sistemi non si sono comportati come previsto in "situazioni delicate", pur specificando di aver implementato misure per indirizzare gli utenti in cerca di aiuto.
La Ong americana Common Sense Media ha commentato la vicenda, definendo l’uso dell’intelligenza artificiale come strumento di compagnia, in particolare per la consulenza sulla salute mentale, un "rischio inaccettabile per gli adolescenti". L’organizzazione ha aggiunto che se una piattaforma di intelligenza artificiale diventa il "coach al suicidio" di un adolescente vulnerabile, la società dovrebbe essere seriamente preoccupata.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..