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mostra internazionale d'arte cinematografica

Manuele Fior firma la locandina della Mostra del Cinema di Venezia 2025

Tre figure sui tetti di Venezia raccontano l’anima del festival. Una locandina sospesa tra realtà e visione, dalla mano raffinata dell’illustratore italiano

Manuele Fior firma la locandina della Mostra del Cinema di Venezia 2025

Per l’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, quel momento ha il tratto delicato e visionario di Manuele Fior, uno dei più importanti illustratori e fumettisti italiani contemporanei.
L’autore di “Cinquemila chilometri al secondo” prende il testimone da Lorenzo Mattotti, storico creatore dei manifesti delle ultime edizioni, e lo fa con una locandina che sembra uscita da un graphic novel d’autore: tre figure giovanili, in equilibrio sui camini veneziani, gesticolano come a incorniciare il mondo, tra omaggi alla Nouvelle Vague, suggestioni pittoriche e un’evidente passione per l’immaginario visivo giapponese.

Fior racconta così la sua ispirazione: «Ho voluto spostare l’orizzonte in alto, sopra i tetti e tra i camini veneziani che, isolati, sembrano appartenere a un paese fantastico, immaginario. Eppure sono sotto gli occhi di chiunque passeggi per le calli». In questa Venezia sospesa, tra reale e onirico, lo sfondo è occupato da nuvole luminose che richiamano i cieli dipinti da Tiepolo, creando un ponte ideale tra la pittura classica e il cinema contemporaneo.
La scena è insieme semplice e carica di senso: le tre figure, leggere ma potenti, compiono gesti simbolici — un ciak, un’inquadratura — che rimandano al linguaggio del cinema e alla sua capacità di reinventare lo sguardo. Un gesto che richiama film come Jules et Jim o Bande à part, e che nel disegno di Fior diventa omaggio visivo e dichiarazione d’intenti.

La Biennale ha scommesso su un artista che, pur essendo lontano dal mondo del cinema, è capace di evocarlo con forza: Manuele Fior ha formato il suo sguardo partendo dall’architettura, studiata allo IUAV di Venezia, per poi passare al fumetto, collaborando con riviste come The New Yorker, Le Monde, La Repubblica e case editrici del calibro di Feltrinelli ed Einaudi.
Fior è noto per uno stile narrativo fatto di tempi sospesi, spazi metaforici e personaggi intimi, come in Celestia, ambientato proprio in una Venezia distopica e misteriosa. È dunque perfettamente naturale che la Mostra del Cinema 2025 gli abbia affidato l’immagine ufficiale: la sua locandina unisce cinema, illustrazione e architettura in un unico respiro artistico.

La scelta di Fior non è solo estetica: è anche un atto culturale. L’artista ha dichiarato di aver amato da bambino Goldrake e Conan, il ragazzo del futuro, chiaro segno di una formazione visiva tra fumetto europeo e manga giapponese, oggi sempre più presenti anche nel linguaggio cinematografico.

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