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Piemonte, boom di data center: 43 nuovi hub pronti a trasformare le ex fabbriche

In arrivo investimenti miliardari per l’Intelligenza artificiale, ma cresce l’allarme sul consumo energetico

Piemonte, boom di data center: 43 nuovi hub pronti a trasformare le ex fabbriche

Foto di repertorio

Miliardi di dati al posto dei bulloni e algoritmi al posto dei motori. Le fabbriche del futuro in Piemonte non producono più componenti meccanici, ma elaborano informazioni digitali. Sono i data center, infrastrutture energivore ma strategiche per l’Intelligenza artificiale, che stanno trovando nuova casa nelle aree industriali dismesse del territorio.

Secondo i dati di Terna, il Piemonte è la seconda regione italiana per richieste di allacciamento alla rete elettrica legate a nuovi progetti di data center, dietro solo alla Lombardia. Dall’inizio del 2025 sono stati presentati 43 progetti, che si aggiungerebbero agli 11 attualmente attivi, con una crescita prevista fino a 54 strutture nei prossimi anni.

Il processo è già iniziato con la Cloud Region di Tim e Google, che ha visto nascere tre centri a Rivoli, Settimo Torinese e Moncalieri, e con il maxi progetto hyperscale di Caselle, sviluppato da Hines per un investimento da 500 milioni di euro. Sei edifici alti 30 metri, oltre 150 mila metri quadri di superficie, pronti a diventare il cuore digitale del Piemonte.

Secondo il primo report del Rina Data Center, il comparto in Italia muove oggi 37 miliardi di euro. Un settore in piena espansione che, tra opportunità di sviluppo e rischi legati alla sostenibilità, sta ridisegnando il futuro delle ex fabbriche piemontesi.

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