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Il progetto

Pioppi, tartufi e nuovi boschi: il piano del Piemonte per la campagna che cambia

Piemonte investe 3,5 milioni per 1.000 ettari e firma intesa interregionale sulla filiera del pioppo

Pioppi, tartufi e nuovi boschi: il piano del Piemonte per la campagna che cambia

Il Piemonte punta sulla forestazione per tutelare il paesaggio rurale e sostenere l'economia green. La Giunta regionale ha stanziato 3,5 milioni di euro per realizzare nuovi impianti di pioppeti, arboricoltura da legno, boschi naturaliformi e sistemi agroforestali sui terreni agricoli regionali.

L'iniziativa coincide con un importante accordo interregionale: venerdì 12 settembre a Milano è stata firmata l'Intesa per lo sviluppo della filiera del pioppo, sottoscritta da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna insieme ai rappresentanti del settore produttivo. L'accordo, inserito nella Strategia forestale nazionale, mira a rilanciare la pioppicoltura come coltura sostenibile e competitiva.

L'obiettivo principale è incrementare la superficie a pioppeto per aumentare la disponibilità di legno per l'industria, garantendo al contempo un adeguato sostegno economico attraverso i fondi di sviluppo rurale.

Il piano prevede inoltre di sostenere pratiche colturali sostenibili e individuare strategie comuni per regolamentare la pioppicoltura nelle aree protette, nelle zone Natura 2000 e nelle aree golenali. Non manca l'attenzione alla filiera produttiva, con la promozione di accordi tra operatori e attività di comunicazione sul ruolo economico e ambientale della coltivazione del pioppo.

UN INVESTIMENTO SUL FUTURO
«La pioppicoltura rappresenta non solo un'eccellenza produttiva del Piemonte, ma anche un esempio virtuoso di come l'arboricoltura possa coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo economico», ha dichiarato l'assessore regionale alle Foreste Marco Gallo. «Ogni ettaro realizzato è un investimento sul futuro: alimenta una filiera industriale d'eccellenza, contribuisce alla capacità di assorbire Co₂ e migliora la sostenibilità ambientale».

I numeri evidenziano la necessità di intervento: la coltivazione del pioppo nella pianura padano-veneta occupa attualmente circa 40.000 ettari, di cui 12.000 localizzati in Piemonte. Si tratta di meno di un terzo della superficie complessiva del 1970, segno di un settore che ha bisogno di essere rilanciato.

COME SARANNO DISTRIBUITI I FONDI
Il bando da 3.557.080 euro prevede una ripartizione mirata delle risorse. La quota più consistente, il 55%, sarà destinata alla filiera del pioppo. Il 20% andrà alla realizzazione di impianti con specie tartufigene in aree vocate, mentre il 10% ciascuno sosterrà l'arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo e i sistemi agroforestali. Il restante 5% finanzierà i boschi permanenti.

Le risorse disponibili per la programmazione 2023-2027 permetteranno di realizzare complessivamente fino a 1.000 ettari di nuovi impianti di pioppeti e altra arboricoltura da legno in Piemonte, con benefici ambientali significativi per tutto il territorio.

I bandi apriranno in autunno e tutte le informazioni dettagliate saranno disponibili sulla Piattaforma Bandi della Regione Piemonte. Un'opportunità concreta per agricoltori e operatori del settore di contribuire alla transizione ecologica regionale, unendo sostenibilità ambientale e sviluppo economico.

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