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Il caso
28 Settembre 2025 - 12:00
Vicenda ancora in fase preliminare e giudiziaria tutta da definire, ma che tocca un ex appartenente alle forze dell’ordine, con oltre vent’anni di servizio nella guardia di finanza tra Pinerolo, Orbassano e Torino. Oggi, quel militare congedatosi a gennaio 2022, lavora come consulente tributario (per l’associazione Lapet) e ricopre ruoli in diverse società private. A suo carico pende un’inchiesta tripartita, che lo vede indagato per concussione, accesso abusivo a sistema informatico (in particolare, la banca dati dell’Anagrafe tributaria) e, da ultimo, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio (art. 326 del codice penale). A firmare la richiesta di rinvio a giudizio, depositata il 7 novembre 2024, è stata la pm Giulia Rizzo. Secondo l’impostazione accusatoria, l’ex maresciallo – quando era ancora in servizio – avrebbe, tra l’ottobre 2019 e l’agosto 2020, abusato del proprio ruolo istituzionale per esercitare pressioni su una commercialista di Pinerolo, pretendendo da lei somme di denaro: 1.000 euro mensili, altri 2.500 euro in due tranche, un cellulare e una scheda telefonica. Tutto, secondo l’accusa, in cambio di una sorta di protezione da presunte “ripercussioni” sull’attività della donna e sulla posizione dei suoi clienti. L’indagine ha preso avvio nel marzo 2022, avviata inizialmente dai militari della Caserma di via Piatti, per poi passare al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Torino. Attualmente il fascicolo è all’esame della gip Benedetta Mastri, in sede di udienza preliminare. Il primo appuntamento in aula, il 30 gennaio 2025, è stato rinviato per legittimo impedimento del difensore. Ma nell’udienza del 25 marzo, durata circa un’ora e seguita anche dalla presenza dell’indagato – in abito scuro e orologio vistoso – è stata sollevata un’eccezione preliminare. L’avvocato Fabrizio Siggia, penalista romano, ha chiesto alla giudice di valutare la retrodatazione dell’iscrizione nel registro degli indagati per la contestazione di concussione. In caso di accoglimento, gli atti raccolti oltre i termini di legge risulterebbero inutilizzabili. La decisione è attesa per venerdì 16 maggio, data in cui sono fissate anche le discussioni. Sarà in quell’occasione che la giudice Mastri deciderà se archiviare, prosciogliere oppure mandare a processo l’ex sottufficiale, che finora non ha chiesto riti alternativi. La commercialista, costituitasi parte civile, è assistita dall’avvocato Alberto de Sanctis.
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