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Il fatto
15 Ottobre 2025 - 18:00
Tra i giovani si sta diffondendo un fenomeno preoccupante: molti scelgono di saltare i pasti o di ricorrere a lassativi e al vomito auto-indotto per accelerare gli effetti dell’alcol sul corpo. Le conseguenze per la salute fisica e mentale sono gravi e spesso sottovalutate.
Bere alcolici “light” per dimagrire è una moda in crescita: gin con acqua tonica senza zuccheri, cocktail a basso contenuto calorico, ma bevuti a stomaco vuoto. L’Istituto Superiore di Sanità e l’Osservatorio Nazionale Alcol segnalano che 1,37 milioni di ragazzi tra gli 11 e i 25 anni adottano stili di consumo alcolico a rischio, di cui 615mila minorenni.
Il cosiddetto “binge drinking” – bere molto in poco tempo per ubriacarsi – è diffuso tra i giovani e non è fenomeno recente. Nel 2023, il 10,2% dei ragazzi e il 6,3% delle ragazze tra 11 e 24 anni hanno partecipato almeno una volta a questa pratica, soprattutto durante le serate del weekend. Tra gli adulti (25-64 anni), il binge drinking rimane più comune tra gli uomini (14,3%) rispetto alle donne (5,5%). In totale, nel 2023, 4,13 milioni di italiani hanno consumato alcol in questo modo. La Federazione Italiana Medici Pediatri sottolinea: «Non sono solo serate occasionali, è uno stile di vita che risente di pressioni sociali e vulnerabilità personali».
La “drunkoressia” è la tendenza dei giovani a rinunciare al cibo per aumentare l’effetto dell’alcol. Il termine deriva dall’inglese “drunk” (ubriaco) e “anorexia”. Le strategie variano: digiuno, esercizio fisico estremo, vomito auto-indotto o uso di lassativi. Anche piccoli bicchieri bevuti rapidamente possono avere effetti più intensi.
I rischi per il corpo sono severi: malnutrizione, squilibri metabolici, gastriti, cefalee, blackout neurologici. Anche la sfera psicologica soffre: ansia, senso di colpa, isolamento e un alto rischio di sviluppare disturbi alimentari come anoressia o bulimia.
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