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Sanità
16 Ottobre 2025 - 12:30
L’équipe di Chirurgia toracica, diretta dal dottor Alberto Sandri, con Lorena Costardi e Stefano Ganio
All’Ospedale Mauriziano di Torino, grazie alla combinazione tra chirurgia robotica e un trattamento farmacologico mirato e personalizzato, è stato eseguito con successo un delicato intervento di chirurgia toracica. L’équipe di Chirurgia toracica, diretta dal dottor Alberto Sandri, ha portato a termine una pneumonectomia, ossia l’asportazione dell’intero polmone sinistro, su una donna di 70 anni che era stata sottoposta in precedenza a un ciclo di chemioterapia e immunoterapia neoadiuvante per due adenocarcinomi localizzati nei lobi superiore e inferiore. «Si tratta di un intervento poco frequente, perché associato a un alto rischio di complicanze - spiega Sandri - ma reso possibile dalle buone condizioni generali della paziente e dagli effetti positivi della terapia preoperatoria».
L’operazione, durata circa quattro ore, è stata condotta con tecnica “full robotic” attraverso quattro piccole incisioni, che hanno consentito di ridurre l’impatto chirurgico e di favorire un recupero più rapido. L’équipe - composta anche dai dottori Lorena Costardi e Stefano Ganio - ha operato seguendo il protocollo Eras (Enhanced Recovery After Surgery), che punta a ottimizzare il recupero post-operatorio, riducendo le complicanze e i tempi di degenza. Il caso ha coinvolto più specialità del Mauriziano, in un percorso coordinato dal Centro Accoglienza e Servizi (Cas) per i pazienti oncologici. «Oltre alla straordinaria determinazione della paziente - sottolinea Sandri - è stato decisivo il lavoro condiviso tra oncologi, anestesisti, pneumologi, fisiatri, fisioterapisti e infermieri. Un modello di collaborazione che garantisce la migliore presa in carico possibile».
La combinazione di farmaci chemioterapici e immunoterapici adottata mira a controllare localmente la malattia e rappresenta una delle frontiere più avanzate della cura dei tumori polmonari. Tuttavia, questo tipo di trattamento può rendere l’intervento chirurgico più complesso, a causa dell’alterazione dei tessuti e dell’ingrossamento dei linfonodi dovuto alla risposta immunitaria. Nonostante ciò, la paziente ha superato brillantemente l’operazione ed è già tornata a casa, con controlli periodici che confermano un recupero rapido e costante.
«Il successo di questo intervento - spiega Franca Dall’Occo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano – dimostra come l’integrazione tra competenze mediche e tecnologia avanzata possa tradursi in risultati concreti per i pazienti». Soddisfazione anche da parte della Regione Piemonte. «Poter contare su strumentazioni moderne e professionisti di alto livello - ha dichiarato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi - consente alla sanità pubblica di rispondere al meglio ai cittadini piemontesi. L’intervento del Mauriziano conferma ancora una volta la qualità delle cure e della presa in carico dei pazienti nella nostra regione».
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