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Il caso

Torino, condannati a 4 anni i “picchiatori” dei mercatini di Natale

Durante l’udienza, Lo Surdo, detenuto nel carcere di Genova, ha reso dichiarazioni spontanee in videocollegamento

Torino, condannati a 4 anni i “picchiatori” dei mercatini di Natale

Il tribunale di Torino ha inflitto quattro anni di carcere a Giacomo Lo Surdo, Antonio Masotina e Salvatore Spera, accusati di aver svolto il ruolo di manovalanza violenta per Francesco Ferrara, considerato per anni il “ras” dei mercatini di Natale, tra cui le bancarelle di Cioccolatò. Gli imputati erano giudicati con il rito abbreviato nell’ambito dell’inchiesta sui mercatini torinesi, a fronte dell’aggravante del metodo mafioso. La pm Manuela Pedrotta aveva chiesto quattro anni e sei mesi per Lo Surdo, Masotina e Spera. Per loro il tribunale ha disposto anche una multa di 2.600 euro ciascuno e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Condanna a un anno e quattro mesi per Gregorio Voci, difeso dall’avvocata Chiara Vittone, che non era coinvolto nel sequestro contestato agli altri. Secondo le indagini, Ferrara si muoveva in un "sottobosco opaco", fatto di intimidazioni, silenzi forzati e punizioni fisiche per chi osava ribellarsi. Gli imputati condannati avrebbero svolto il ruolo di picchiatori, mentre Ferrara e Paolo Madoglio — considerato il “braccio armato” — sceglievano il rito ordinario e gestivano il potere. Il processo per Ferrara inizierà la prossima settimana. Durante l’udienza, Lo Surdo, detenuto nel carcere di Genova, ha reso dichiarazioni spontanee in videocollegamento, spiegando di essersi presentato con un cognome falso per evitare problemi e affermando di aver “preso le parti” di una persona coinvolta. «Ho il mio passato — ha detto — ma posso assicurare che sono cambiato».

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