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Il fatto

Da Mosca a Torino: rimpatriato un cittadino torinese colpito da infarto in Siberia

L’uomo è stato ricoverato all’Ospedale Martini. Operazione sanitaria internazionale è stata coordinata tra Italia, Russia e Turchia

Da Mosca a Torino: rimpatriato un cittadino torinese colpito da infarto in Siberia

Immagine elisoccorso

Un delicato ponte sanitario ha permesso il rientro in Piemonte di un cittadino torinese di 60 anni colpito da infarto e arresto cardiaco durante una vacanza in Siberia. Dopo un lungo ricovero nell’Ospedale di Tyumen, dove era stato sottoposto a un’angioplastica d’urgenza con posizionamento di stent, l’uomo è stato trasferito all’Ospedale Martini dell’ASL Città di Torino nella notte tra il 21 e il 22 ottobre.

Le gravi complicanze – tra cui un’encefalopatia post-anossica e un’insufficienza multiorgano – hanno reso necessario il rimpatrio sanitario, attivato dal dottor Giovanni Campobasso, direttore sanitario del Presidio Martini, in collaborazione con la Farnesina e il Consolato Onorario Italiano a Mosca. Il coordinamento operativo è stato affidato al dottor Roberto Balagna, che ha gestito le procedure logistiche e cliniche di un trasporto complesso attraverso più Paesi.

Grazie al lavoro congiunto della Regione Piemonte, del Ministero degli Esteri e di Azienda Zero Piemonte, è stato predisposto un corridoio sanitario con scalo in Turchia. Il paziente è stato trasferito da un’équipe medica russa fino ad Antalya, poi preso in carico da personale sanitario turco fino all’arrivo a Malpensa. Da lì, il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero ha completato il viaggio verso Torino con un volo notturno e un’ambulanza del 118.

La presa in carico all’Ospedale Martini è avvenuta sotto la supervisione della dottoressa Cristina Pasero e del dottor Nicola Calbi. L’intera operazione è stata frutto di una collaborazione tra istituzioni sanitarie italiane, russe e turche, che ha garantito continuità di cure e sicurezza durante tutto il percorso.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi hanno espresso gratitudine a tutte le figure coinvolte, sottolineando come l’intervento rappresenti «un esempio di professionalità e capacità di coordinamento del sistema sanitario piemontese». Anche Carlo Picco, direttore generale dell’ASL Città di Torino, e Adriano Leli, direttore generale di Azienda Zero, hanno rimarcato l’importanza del lavoro di squadra e del valore umano che guida ogni azione in sanità.

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