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Cronaca

Svaligiato il Bully Chicken a Torino, ha aperto solo un mese fa

I ladri hanno sfondato la vetrina con un tombino e sradicato parte del bancone dov’era installata la cassa automatica

Svaligiato il Bully Chicken a Torino, ha aperto solo un mese fa

La cassa automatica è stata sradicata dal bancone

Inaugurato appena un mese fa, il 20 settembre, il fast food Bully Chicken di via Giordano Bruno 210 è stato svaligiato nella notte tra il 24 e il 25 ottobre. Il colpo è avvenuto intorno alle tre del mattino, dopo la chiusura del locale. Secondo quanto ricostruito, i ladri sono arrivati in auto, hanno sfondato la vetrina con un tombino e sradicato parte del bancone dov’era installata la cassa automatica CashMatic, poi sono fuggiti a bordo del veicolo.

Stando alle prime informazioni raccolte dalla polizia, il bottino ammonterebbe a circa 6mila euro. A comunicarci l’accaduto è stato uno dei proprietari, Michael Fragale, che esprime tutta la sua amarezza: «Siamo pronti all’apertura del secondo store ma con questa delinquenza come possiamo garartire posti di lavoro su Torino», ha dichiarato. Fragale definisce i responsabili come «poveri ladri» e aggiunge: «Per poche migliaglia di euro recano decine di migliaglia di euro di danni». Nonostante i danni - ancora in corso di quantificazione - l’attività è rimasta aperta, segno della volontà di non fermarsi. Il locale, situato nel quartiere Filadelfia, era il primo punto vendita del marchio Bully Chicken, che nei prossimi mesi punta a inaugurare un secondo punto vendita a Torino.

Sui social è intervenuto anche Stefano Di Nunzio, fondatore e socio del marchio, che ha raccontato l’accaduto in una lunga dichiarazione su Instagram: «Adesso ovviamente andremo a fondo per vedere il materiale, i danni. E oggi comunque siamo aperti, quindi vi aspettiamo lo stesso, perché noi non ci fermiamo. Non ci fermiamo perché ai nostri valori c’è sicuramente quello del merito e del coraggio, e chi merita e valoroso e ha il coraggio non gli si può rubare qualcosa che ha dentro. Questo avvenimento negativo, per quanto la mia faccia oggi non sia delle più felici, mi fa capire di essere andato nella direzione giusta. Fondamentalmente tu non vai a rubare laddove non c’è niente, e quindi qualcuno ha pensato bene di venire da noi: significa che in qualche modo ha visto del valore. Forse un valore che non ha, ma che noi abbiamo, qui, nel nostro lavoro e nella fiducia che ogni giorno ci date».

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