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Il caso

Suk di via Carcano, ora la palla passa ai magistrati torinesi

Fratelli d'Italia presenta l'esposto penale che aveva promesso  "Non è accettabile che il Comune proroghi un’attività in piena violazione di legge"

Suk di via Carcano, ora la palla passa ai magistrati

Torino. La vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli, insieme ai consiglieri di Circoscrizione 7 Patrizia Alessi, Domenico Giovannini e Francesco Caria, ha depositato un esposto penale contro la proroga della concessione del Suk di via Carcano. L’iniziativa segue un sopralluogo con cittadini: il mercato era aperto oltre i limiti consentiti dalla legge regionale e molti venditori non esponevano il cartellino identificativo. Secondo quanto riportato nell’esposto, il Comune di Torino avrebbe prorogato di un anno la concessione a favore dell’associazione ViviBalon con una determinazione dirigenziale del 14 agosto 2025, consentendo oltre cento giornate annue di apertura e fino a 400 stalli.

Una decisione, sostengono gli esponenti di FdI, in contrasto con la legge regionale 28/1999, modificata dalla L.R. 9/2025, che limita a dodici giornate annue le aperture dei mercatini dell’usato su area pubblica, salvo deroga approvata dalla Giunta regionale. La dodicesima giornata consentita cadeva il 19 ottobre; ogni apertura successiva, secondo l’esposto, configurerebbe violazione di legge. I consiglieri chiedono alla magistratura di verificare l’eventuale sussistenza di reati quali abuso d’ufficio, omissione o rifiuto di atti d’ufficio, violazioni delle norme sulla concorrenza e sulla gestione delle concessioni pubbliche, nonché condotte che possano aver favorito attività commerciali non autorizzate o vendita di merce di provenienza illecita. L’esposto stima inoltre un ipotetico arricchimento illecito per l’associazione concessionaria di circa 6.000 euro per ogni giornata di apertura, pari a circa 624.000 euro annui, derivanti dai pagamenti degli espositori e dai ticket giornalieri. “Non è accettabile che il Comune proroghi un’attività in piena violazione di legge, favorendo un soggetto privato e ignorando i vincoli regionali”, concludono Montaruli, Alessi, Giovannini e Caria. “Il Suk di via Carcano deve chiudere. La parola ora passa alla magistratura. Ci auguriamo che anche l’associazione ViviBalon interrompa spontaneamente un’attività senza titolo legittimo.”

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