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Il caso

Prima i tossici, poi i rifiuti. Ora, al trincerone, anche i cinghiali

Zaccaro (Lega): “Più degrado e più immondizia ci sono, più gli animali si avvicinano"

Prima i tossici, poi i rifiuti. Ora, al trincerone, anche i cinghiali.

Prima i tossici, poi i rifiuti. Ora anche i cinghiali. Nel trincerone di corso Regio Parco, il vecchio canale ferroviario che un giorno dovrebbe ospitare la linea 2 della metropolitana, la fauna selvatica sembra aver trovato un rifugio perfetto. Ieri pomeriggio un esemplare adulto è stato avvistato tra le sterpaglie e i binari arrugginiti, in un’area da anni lasciata all’incuria. La foto, scattata da un cittadino e diffusa sui social, ha rapidamente fatto il giro delle chat di quartiere, accendendo la preoccupazione dei residenti. Secondo le testimonianze, l’animale si aggirava con calma tra la vegetazione, visibilmente in cerca di cibo. Qualcuno, temendo che potesse spingersi verso la strada o le abitazioni, ha chiamato le forze dell’ordine. Il trincerone, oggi in stato di abbandono, è lo stesso che in futuro dovrebbe trasformarsi in una delle arterie principali della nuova metro torinese. Ma al momento è un corridoio di degrado: erbacce alte, rifiuti accumulati e recinzioni divelte. “Più degrado e più immondizia ci sono, più gli animali si avvicinano – spiega la coordinatrice all'ambiente della Circoscrizione, Giulia Zaccaro (Lega) –. Abbiamo segnalato più volte il fenomeno alla Città Metropolitana, chiedendo interventi di contenimento e una bonifica dell’area. Ma serve anche più senso civico: se chi frequenta questi spazi non abbandonasse rifiuti ovunque, i cinghiali resterebbero nei boschi”.

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