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TRASPORTO PUBBLICO

Trasporto pubblico: “Senza fondi statali, rischio tagli alle corse o aumento dei biglietti”

La Legge di bilancio 2026 prevede riduzioni ai fondi per la mobilità: i Comuni temono ripercussioni sui servizi

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Bus Gtt, foto d'archivio

L’assessore Juri Magrini lancia un allarme sulle conseguenze della prossima Legge di bilancio. Dopo le prime anticipazioni arrivate da Roma, Magrini teme pesanti ricadute sul trasporto pubblico locale, già alle prese con costi crescenti e risorse sempre più scarse.

«Cominciano a delinearsi, seppure in maniera ancora non definita – premette Magrini – le ripercussioni concrete sui territori di una manovra che pare non lesinare tagli a settori cruciali per la vita delle comunità. Tradotto in concreto: le riduzioni alla spesa annunciate per i vari Ministeri si tradurranno a ricaduta in decurtazioni, altrimenti dette in maniera soft “rimodulazioni”, ai trasferimenti agli enti locali, sempre più depauperati di mezzi e risorse».

Tra i settori più a rischio c’è proprio il trasporto pubblico. «Stando alle proiezioni degli ultimi giorni, la manovra finanziaria prevede un taglio di 12 milioni al Fondo per la mobilità sostenibile oltre ad un congelamento del Fondo nazionale trasporti, già non in linea con gli aumenti Istat».

Magrini avverte che un simile scenario «oltre a denotare uno scarso polso rispetto a temi cruciali della contemporaneità quali tutela dell’ambiente e sostenibilità, è evidente che una contrazione di spesa su questi settori significherà drenare ulteriori fondi agli enti locali e di conseguenza ai gestori, a fronte di costi che continuano a salire».

L’assessore sottolinea che «a Rimini si è assistito ad un aumento di costi per il Tpl in due anni, dal 2023 al 2025, di circa il 16%, costi sostenuti attraverso contributi che lo Stato assegna direttamente alle Regioni per essere indirizzati alle società di gestione del servizio».

«È facile capire – conclude Magrini – come questa progressiva erosione finisca per minare la tenuta dell’intero servizio Tpl, mettendo a rischio il diritto alla mobilità, aumentando la disparità e allontanando le nostre città dagli obiettivi di sostenibilità ambientale che avremmo il diritto e dovere di perseguire».

Se i trasferimenti da Roma continueranno a diminuire, aggiunge l’assessore, a rischio ci sarà anche la valorizzazione del verde pubblico.

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