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Il caso

Un comune piemontese di 550 abitanti registra 5 nuove nascite in un mese: «La montagna può crescere»

L'assessore Gallo: «Servizi e politiche adeguate cambiano davvero le scelte delle famiglie»

Un comune piemontese di 550 abitanti registra 5 nuove nascite in un mese: «La montagna può crescere»

Il comune di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo

Cinque bambini nati in un solo mese nel comune alpino di Monterosso Grana, 550 abitanti in provincia di Cuneo, diventano per la Regione Piemonte un esempio di come servizi adeguati e politiche mirate possano incidere sulla scelta di vivere in quota. «Cinque nuovi nati in un mese nel piccolo comune alpino di Monterosso Grana […] è la dimostrazione che la montagna, quando è sostenuta da politiche pubbliche coerenti e da servizi concreti, è in grado di invertire la tendenza allo spopolamento», afferma l’assessore regionale Marco Gallo.

L’obiettivo è trasformare questo segnale in un cambiamento strutturale. Per farlo, la Regione punta sulle nuove misure FOSMIT 2024, dedicate in particolare alla fascia 0-6 anni: rafforzamento dei servizi educativi, pre e dopo scuola, strumenti di conciliazione e sostegni diretti alle famiglie delle aree interne. Un tassello che si aggiunge al recente piano per il potenziamento degli asili nido, pensato per garantire continuità educativa e un equilibrio stabile tra vita lavorativa e familiare.

Le misure si collocano all’interno di una strategia più ampia, che mira ad agire sulle cause profonde dello spopolamento: assenza di servizi, mancanza di opportunità e fragilità sociale. «Le nascite a Monterosso Grana ci ricordano che la montagna ha bisogno di servizi, politiche e investimenti certi» ribadisce Gallo. «Le misure FOSMIT dedicate ai più piccoli sono strumenti strategici […] La montagna può crescere, ma solo se la politica decide di metterla al centro».

Soddisfazione da parte del territorio. «Queste cinque nuove nascite rappresentano una felicità per tutta la comunità e confermano che Monterosso Grana è un paese vivo, capace di attrarre e sostenere le famiglie» dichiara il sindaco Stefano Isaia, che vede in questo dato un incoraggiamento a proseguire nello sviluppo di servizi e progetti rivolti al futuro.

Accanto al capitolo educativo, la Regione mette a disposizione oltre 10 milioni di euro FOSMIT destinati alle Unioni Montane: risorse che permetteranno interventi su connessioni digitali, promozione turistica, outdoor, rete escursionistica, artigianato locale e nuove economie territoriali. Una strategia che punta a consolidare qualità della vita, mobilità e accesso ai servizi, rendendo la montagna un luogo competitivo e attrattivo per giovani e famiglie.

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