Torino, i due atenei tra i più sostenibili al mondo: Unito 13ª e il Politecnico 18°

Torino si conferma città universitaria in vetta sul fronte della sostenibilità. Nella quindicesima edizione dello UI GreenMetric World University Rankings, la classifica internazionale che valuta gli atenei sulla base di politiche ambientali, infrastrutture verdi ed efficienza nell’uso delle risorse, sia l’Università di Torino sia il Politecnico registrano un nuovo balzo in avanti. L’Università di Torino sale di due posizioni e conquista il 3° posto in Italia e il 13° nel mondo, mentre il Politecnico di Torino compie lo stesso avanzamento, attestandosi al 4° posto nazionale e al 18° posto globale. Un risultato significativo, considerato il numero delle istituzioni valutate: 1.745 atenei provenienti da 105 Paesi.

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Per Laura Corazza, delegata della rettrice per la Sostenibilità dell’Università di Torino, il riconoscimento testimonia «un importante traguardo non solo per l’Ateneo, ma per l’intero capoluogo, grazie al percorso parallelo compiuto dal Politecnico». Corazza sottolinea come il miglioramento premi il lavoro svolto negli ultimi anni e dimostri l’efficacia delle politiche di sostenibilità, un impegno che la nuova governance intende «proseguire e, ove possibile, migliorare».

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Soddisfazione anche dal fronte del Politecnico. «I risultati di quest’anno evidenziano la solidità del nostro impegno verso la sostenibilità e la capacità di integrare aspetti ambientali, sociali e di governance nelle politiche di Ateneo» afferma Patrizia Lombardi, vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab. Lombardi richiama inoltre l’importanza delle azioni coordinate e congiunte per affrontare le sfide della transizione ecologica a livello territoriale, ricordando il ruolo svolto dal Politecnico negli ultimi sei anni come coordinatore della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile. Il progresso simultaneo dei due atenei contribuisce anche al Torino Climate City Contract, il patto con cui Comune, istituzioni, imprese e cittadini si impegnano a centrare la neutralità climatica entro il 2030.