Ex socio svela la verità su Chiara Ferragni: “Pensava solo ad arricchirsi, fino al Pandoro Gate”

Pasquale Morgese, imprenditore pugliese ed ex socio di Chiara Ferragni in Fenice srl, ha raccontato la sua esperienza professionale con l’influencer cremonese, arrivando a fare luce sulle tensioni che hanno preceduto il cosiddetto caso “Pandoro Gate”.

Pandoro Gate, la Procura di Milano chiede un anno e 8 mesi per Chiara Ferragni

Powered by

L’accusa riguarda le sponsorizzazioni di Pandoro Balocco Pink Christmas e delle Uova di Pasqua 2021-2022

Intervistato a FarWest su Rai Tre, Morgese ha descritto un rapporto inizialmente collaborativo, ma che si è complicato nel tempo, in particolare dopo l’uscita di scena di Riccardo Pozzoli, cofondatore dei progetti imprenditoriali della Ferragni, nel 2018.

Secondo Morgese, Ferragni gli avrebbe chiesto di cedere gratuitamente le sue quote di The Blonde Salad (Tbs), mentre lui intendeva offrirle allo stesso prezzo che aveva richiesto a Pozzoli. Al suo rifiuto, Morgese è stato escluso dal consiglio di amministrazione, lasciando il controllo dell’azienda sempre più nelle mani della Ferragni e del suo ex braccio destro Fabio Maria Damato.

Pandoro “Pink Christmas”: Chiara Ferragni pronta a risarcire la signora delusa dalla beneficenza

La pensionata 76enne, inizialmente parte civile nel procedimento per truffa, ritirerà la sua richiesta dopo un accordo economico

“L’unico obiettivo era incrementare i guadagni, a discapito di tutto il resto”, ha detto Morgese, sottolineando che questa mentalità avrebbe portato al cosiddetto Pandoro Gate.

Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, nel 2021 e 2022 la società di Ferragni avrebbe promosso il Pandoro Pink Christmas con una pubblicità ritenuta ingannevole: il progetto ha generato circa un milione di euro, mentre la donazione all’ospedale ammontava a 50mila euro.

“Non si trattava di guadagnare denaro, ma di dimostrare di essere ‘buoni’ a tutti i costi. Quando la vicenda è emersa, ho pensato che tutto era compromesso, frutto di un’arroganza durata anni”, ha commentato Morgese.

Attualmente, sia Ferragni sia Damato sono coinvolti in un processo per truffa aggravata a Milano, con la Procura che ha chiesto una condanna di 1 anno e 8 mesi per entrambi.

L’AGCOM lancia il registro degli influencer: chi deve iscriversi e le sanzioni previste

Tutti i content creator con oltre 500.000 follower o 1 milione di visualizzazioni mensili dovranno registrarsi, rispettando le regole su trasparenza, contenuti sponsorizzati e tutela dei minori