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Il caso

Pandoro “Pink Christmas”: Chiara Ferragni pronta a risarcire la signora delusa dalla beneficenza

La pensionata 76enne, inizialmente parte civile nel procedimento per truffa, ritirerà la sua richiesta dopo un accordo economico

Pandoro “Pink Christmas”: Chiara Ferragni pronta a risarcire la signora delusa dalla beneficenza

Si avvicina una possibile conclusione per uno dei casi più discussi degli ultimi mesi: quello del Pandoro Pink Christmas, il dolce natalizio promosso da Chiara Ferragni e finito al centro di un’indagine per presunta truffa aggravata.

Secondo quanto trapelato, l’imprenditrice digitale sarebbe pronta a risarcire una donna di 76 anni che aveva acquistato alcuni dei celebri pandori, convinta di partecipare a un’iniziativa benefica. La signora, residente in Campania, aveva chiesto lo scorso settembre di costituirsi parte civile nel procedimento a carico della Ferragni e di altri due imputati.

Accordo vicino e revoca della causa

Le trattative tra le parti sarebbero ormai in fase di definizione. La pensionata, assistita dagli avvocati Giulia Cenciarelli e Mario Di Salvia, avrebbe accettato un accordo economico che la porterà a ritirare la propria istanza di parte civile nella prossima udienza predibattimentale, fissata per il 4 novembre.

Il danno subito era stato quantificato in circa 500 euro. “La nostra assistita voleva solo contribuire a un progetto benefico – hanno spiegato i legali –. È una donna molto credente e si è sentita profondamente delusa quando ha scoperto che la sua donazione non era andata a buon fine”.

Il processo continua per le altre parti civili

Nonostante l’imminente accordo con la consumatrice, il procedimento giudiziario prosegue. Il giudice della terza sezione penale di Milano, Ilio Mannucci Pacini, dovrà decidere sull’ammissione di altre due richieste di costituzione di parte civile, presentate da associazioni dei consumatori.

Nella stessa udienza si discuterà anche la possibilità di ricorrere a riti alternativi, con l’ipotesi di un processo abbreviato. Le prossime date già fissate in calendario sono il 25 novembre e il 19 dicembre, mentre la sentenza potrebbe arrivare entro gennaio 2026.

La posizione della Ferragni

Chiara Ferragni, da parte sua, ha sempre respinto ogni accusa, ribadendo di non aver mai commesso alcuna irregolarità. L’imprenditrice continua a sostenere di aver agito in buona fede nelle operazioni promozionali legate al Pandoro e alle Uova di Pasqua, entrambe finite sotto la lente della magistratura.

Il cosiddetto “caso Pandoro” è diventato un tema centrale nel dibattito pubblico sul rapporto tra influencer, responsabilità etica e trasparenza nelle campagne benefiche. La vicenda, che ha coinvolto uno dei volti più noti del panorama digitale italiano, ha spinto aziende e creatori di contenuti a rivedere le proprie strategie di comunicazione e le modalità di gestione delle collaborazioni solidali.

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