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10 Novembre 2025 - 09:20
Con la delibera n. 197/2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha dato il via libera al primo registro ufficiale dedicato agli influencer con ampia rilevanza online. Il provvedimento, accompagnato dalla pubblicazione del modulo per l’iscrizione sul sito dell’Autorità, segna un passo decisivo verso una maggiore regolamentazione del mondo della comunicazione digitale.
L’iniziativa non crea un albo professionale nel senso tradizionale — come avviene per medici o avvocati — ma introduce un elenco gestito da un’autorità indipendente. Lo scopo è garantire trasparenza, correttezza e responsabilità in un settore che fino ad oggi ha spesso operato senza regole chiare.
L’iscrizione non comporta il riconoscimento di qualifiche professionali né l’obbligo di sostenere esami, ma vincola i creator più influenti al rispetto di norme di condotta e trasparenza sui contenuti che pubblicano e promuovono online.
Secondo la delibera, l’obbligo riguarda i content creator che soddisfano almeno uno di questi due requisiti:
possedere 500.000 o più follower complessivi sulle principali piattaforme social (TikTok, Instagram, YouTube, Facebook, X, ecc.);
oppure raggiungere almeno 1 milione di visualizzazioni mensili sui propri canali.
In Italia sarebbero circa 2.000 le persone coinvolte, tra cui nomi noti come Chiara Ferragni, Fedez, Khaby Lame, Gianluca Vacchi, Favij e CiccioGamer89.
Il modulo online richiede l’inserimento di dati personali e professionali (nome, denominazione o ragione sociale, nickname, numero di follower e visualizzazioni), oltre al caricamento di un documento d’identità o, nel caso di società, del legale rappresentante.
Con la pubblicazione del form sul sito AGCOM, l’iscrizione diventa un obbligo automatico per chi supera le soglie indicate.
Gli influencer iscritti che non rispettano le Linee guida e il Codice di condotta rischiano sanzioni amministrative fino a 600.000 euro, in particolare per violazioni legate alla tutela dei minori, considerate le più gravi.
Anche chi, pur essendo tenuto a iscriversi, decide di non farlo sarà passibile di multe. L’AGCOM potrà avviare verifiche d’ufficio o su segnalazione degli utenti, che avranno così la possibilità di denunciare contenuti discutibili o comportamenti irregolari.
Tra gli obblighi più rilevanti introdotti dal provvedimento ci sono:
chiarezza nelle sponsorizzazioni: i contenuti pubblicitari devono essere riconoscibili;
indicazione dell’uso dell’intelligenza artificiale, se impiegata per creare contenuti;
divieto di pubblicità occulta, con multe fino a 250.000 euro;
attenzione alla correttezza delle informazioni, soprattutto su temi sensibili come salute e sicurezza pubblica;
rispetto della dignità umana e divieto di incitamento all’odio o alla discriminazione.
Le infrazioni più gravi, legate alla violazione delle norme sulla protezione dei minori, possono arrivare a sanzioni fino a 600.000 euro.
Per molti creator digitali, il registro ufficiale rappresenta il riconoscimento che fare l’influencer è un lavoro vero e proprio, con diritti e doveri ben definiti.
Chi ha sempre operato in modo corretto e trasparente non dovrà preoccuparsi: l’iscrizione sarà solo un passaggio formale in un contesto finalmente più regolato e trasparente.
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