Torino si tinge di rosso per il Regina e i bimbi: quarantamila in piazza

Una scia rossa e bianca che attraversa Torino e si ferma davanti al Regina Margherita: è la quindicesima edizione del raduno dei Babbi Natale di Fondazione Forma, che ogni anno trasforma piazza Polonia nella sua “piazza Lapponia”. Quarantamila persone per portare un momento di leggerezza ai bambini ricoverati. Poco prima delle 11 la piazza è piena. Tra i Babbi Natale compaiono cani in pettorina, mentre dai piani dell’ospedale i piccoli guardano stelle e cuori calati dal tetto. Un aquilone a forma di Babbo Natale vola sopra la folla. C’è chi arriva a piedi, in moto, in bici o persino in canoa dal Po. Quest’anno c’è anche uno speciale annullo filatelico e migliaia di disegni di 6.000 bambini. Dal palco Jacopo Morini infiamma la piazza: «Siete una garanzia. Ogni anno sempre di più. Non sappiamo se siate 40, 50 o 60 mila… siete millemila!». E poi: «Bambini, questo è l’urlo dei Babbi Natale per voi!».

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Tra il pubblico anche renne, elfi e personaggi dei cartoni. Franca Fagioli ricorda l’obiettivo: un angiografo biplano per diagnosi e interventi tempestivi. Antonino Aidala sottolinea: «Il progetto che vogliamo realizzare è il più importante affrontato finora… sarà la migliore sala di emodinamica d’Europa». Luciana Accornero aggiunge: «Grazie dal cuore… noi continueremo a esserci, continuate anche voi» .Sul palco salgono i cani della pet therapy, poi il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio, entrambi in mantella rossa. «È fratellanza pura… la magia vera sono i bambini che da lassù ci guardano e sorridono», dice Cirio. Lo Russo: «Questo colpo d’occhio… è la meraviglia del Natale».

Arriva anche Gabry Ponte, che grida «Buon Natale!» insieme alla piazza. Ringrazia Forma e il Regina Margherita «per l’incredibile lavoro», spiegando: «Sono qui prima di tutto perché sono di Torino… avere tutti questi Babbi davanti, in questo contesto, è magico».
Presenti anche il comico Davide D’Urso e vari rappresentanti istituzionali.

Tra i Babbi Natale spicca Giorgio Rana, 85 anni di cui 40 vestito di rosso: «Io mi sento Babbo Natale, per me non è solo un costume». Ricorda la bambina che gli portò un arancino «perché si era chiesta se avessi fame». Ha portato doni anche nelle carceri: «Le Vallette e addirittura le Nuove… sono passati tanti anni». Non tutto è filato liscio. Le nuove disposizioni per i motociclisti hanno creato disagi. «Eravamo in troppi… all’appuntamento delle nove eravamo in 15mila, poi se ne sono accodati almeno altri diecimila», spiega Nico Marinelli dei Tre Merli Sotto Shock. «Nel sottopasso le ventole non funzionavano e chi è rimasto incolonnato ha respirato fumi cattivi». Ribadisce però: «Non è una sfilata di motociclisti ma un’occasione per donare a Forma… un appello per il prossimo anno: più donazioni e una gestione migliore». Una domenica che resta, con la sua scia rossa e i dettagli da aggiustare.