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Il fatto
09 Dicembre 2025 - 20:15
Con l’avvicinarsi delle festività, molti siciliani che vivono lontano dall’Isola si trovano davanti a un problema sempre più insormontabile: i costi dei trasporti. Tornare a casa per Natale è ormai una spesa considerevole, con voli che in alcune tratte raggiungono aumenti fino al 900% rispetto ai periodi normali, come segnala il Codacons. Tra aerei quasi inaccessibili e treni già sold out, le alternative rimaste — bonus regionali e il treno speciale “Sicilia Express” — sono limitate e non bastano a risolvere il problema per tutti.
Per chi tenta di prenotare un biglietto verso Palermo o Catania durante le feste, la sorpresa è spesso amara. Basta aprire un sito di prenotazioni per rendersi conto che un volo interno costa più di un viaggio internazionale. La situazione si ripete ogni anno: l’aumento della domanda non trova risposta in un’offerta adeguata, e le tariffe volano alle stelle.
Chi parte dal Nord Italia verso la Sicilia tra il 19 dicembre e l’Epifania può arrivare a pagare oltre 350 euro per un volo base, senza bagagli o flessibilità. Aggiungere anche solo una valigia in stiva può far lievitare il totale fino a 700 euro. Cercare di ridurre i giorni di viaggio non abbassa significativamente i costi: la spesa resta comunque elevata.
Perfino spezzare il viaggio non aiuta: una tratta Milano–Catania può costare oltre 150 euro a tratta, rendendo il ritorno a casa più simile a una sfida che a un diritto.
L’associazione dei consumatori Codacons denuncia aumenti fuori controllo: i biglietti di Natale costano fino a nove volte di più rispetto ai prezzi di gennaio. Il confronto tra le tariffe delle festività e quelle dei periodi ordinari evidenzia un gap enorme sulle principali rotte tra il Nord e la Sicilia. L’associazione ha già segnalato la situazione all’Antitrust, al Ministero dei Trasporti e all’Enac, chiedendo interventi immediati.
Se il volo diventa un lusso, il treno è raramente una vera alternativa. Gli Intercity diretti verso l’Isola richiedono più di venti ore di viaggio e sono già completi. Rimangono solo itinerari complessi: Frecciarossa fino alla Calabria, traghetto, poi coincidenze regionali o autobus. Un percorso lungo e faticoso che trasforma il rientro natalizio in una vera prova di resistenza.
Il problema non è solo economico. Per molti, tornare a casa a Natale dipende dalla capacità di affrontare tariffe elevate o di trovare biglietti last minute. Una disparità territoriale che ha sollevato critiche da associazioni civiche e culturali.
Per cercare di alleviare il caro voli, la Regione Siciliana ha esteso il bonus fino a febbraio, includendo il periodo natalizio. Il contributo consente uno sconto del 25% per i residenti, che sale al 50% per alcune categorie. Tuttavia, chi risiede stabilmente fuori dall’Isola ne resta escluso.
Oltre ai bonus, ci sono le tariffe agevolate in continuità territoriale e il treno speciale “Sicilia Express”, con partenza il 20 dicembre e ritorno il 5 gennaio. I posti, però, sono limitati. La Regione sta tentando di attivare un secondo treno da 600 posti, ma la saturazione delle linee ferroviarie nel Centro Italia complica l’organizzazione.
L’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò, evidenzia i risultati ottenuti con la cancellazione dell’addizionale comunale in alcuni aeroporti minori. Per Palermo e Catania, invece, l’abolizione richiederebbe fondi più consistenti, difficili da sostenere solo con risorse regionali.
A livello nazionale, l’Antitrust sta preparando un rapporto sugli algoritmi di prezzo applicati alle rotte per Sicilia e Sardegna. La difficoltà maggiore è capire il costo reale di un biglietto, nascosto tra supplementi e servizi opzionali che emergono solo alla fine della prenotazione.
Il risultato è chiaro: mentre alcune destinazioni europee o intercontinentali rimangono accessibili, spostarsi all’interno del proprio Paese durante le feste è sempre più un lusso. Per molti siciliani, la scelta tra spendere cifre esorbitanti o rinunciare alle festività in famiglia è ormai una consuetudine, con un retrogusto amaro che accompagna il Natale accanto a luci e brindisi.
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