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Il fatto

Nick Reiner, chi è il figlio di Rob Reiner sospettato della morte dei genitori

Una vita difficile tra tossicodipendenza e anni da senzatetto, raccontata nel film Being Charlie diretto dal padre: ora è sotto interrogatorio per l’omicidio di Rob Reiner e Michele Singer

Nick Reiner, chi è il figlio di Rob Reiner sospettato della morte dei genitori

Un dramma scuote il mondo dello spettacolo: Rob Reiner, celebre regista di Harry ti presento Sally, e sua moglie Michele Singer sono stati trovati morti nella loro abitazione di Brentwood. Secondo fonti esclusive riportate da People, il figlio della coppia, Nick Reiner, 32 anni, sarebbe sotto interrogatorio da parte della polizia di Los Angeles in merito all’omicidio dei genitori. La dinamica del crimine, stando alle prime ricostruzioni, riguarda coltellate multiple, e la vicenda ha subito acceso i riflettori sul passato travagliato del figlio.

La vita difficile di Nick Reiner

Nick Reiner, nato il 14 settembre 1993, è il secondogenito di Rob Reiner e della sua seconda moglie Michele. La sua adolescenza è stata segnata da una lunga battaglia contro la tossicodipendenza: a soli quindici anni ha dovuto affrontare il primo ricovero in una struttura di riabilitazione, e fino al 2016 aveva già accumulato più di una dozzina di percorsi terapeutici.

In varie interviste, Nick ha raccontato i periodi trascorsi come senzatetto, spostandosi tra Maine, New Jersey e Texas: "Ho passato notti e settimane per strada. Non è stata affatto un’esperienza piacevole", aveva dichiarato secondo quanto riportato da People.

La scelta di vivere in strada era legata al rifiuto dei programmi di riabilitazione tradizionali: "Se volevo farlo a modo mio, non avevo altra scelta che stare per strada", spiegava. In quei momenti bui, la scrittura si è rivelata una valvola di salvezza: Nick ha trasformato le sue esperienze in una sceneggiatura che sarebbe poi diventata il film Being Charlie.

Being Charlie: la storia personale raccontata sul grande schermo

Il film Being Charlie, diretto da Rob Reiner e interpretato da Nick Robinson, si ispira liberamente alle vicende del figlio. Il regista lo ha definito il progetto più intimo della sua carriera, raccontando le difficoltà e i momenti critici vissuti da Nick.

Durante la promozione del film, Nick ha raccontato: "Quando ero in strada, avrei potuto morire. È stata pura fortuna incontrare persone incredibili che mi hanno aiutato a uscire da quel mondo. Oggi sono tornato a Los Angeles e ho ricostruito il rapporto con la mia famiglia, ma quegli anni sono stati davvero oscuri."

Un rapporto complicato con il padre

Negli anni, Nick ha ammesso di non avere mai avuto un legame stretto con Rob Reiner da bambino. Durante un’intervista alla BUILD Series di AOL nel 2016 dichiarava: "Non abbiamo mai legato molto quando ero piccolo". Questo elemento, insieme alla sua storia di tossicodipendenza e ai lunghi periodi trascorsi in strada, ora è al centro delle indagini della polizia per comprendere meglio le dinamiche dietro il tragico evento nella villa dei Reiner.

La vicenda è in continuo sviluppo, e le autorità continuano gli accertamenti per chiarire quanto accaduto.

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