Asti, chiesta perizia psichiatrica per il 43enne accusato di violenza su due minori

Un 43enne è sotto processo per violenza sessuale su due bambine di 5 e 7 anni. All’udienza preliminare al Tribunale di Asti, la difesa ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica per valutare la capacità d’intendere e di volere dell’imputato, amico di famiglia e padrino di battesimo delle piccole. Secondo l’accusa, gli inquirenti avrebbero documentato i comportamenti contestati attraverso telecamere nascoste nella camera da letto dell’uomo, che vive nell’Albese.

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L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, è sfociata nell’arresto in flagranza avvenuto ad aprile. Le minori, insieme ai genitori, si sono costituite parte civile. Per l’uomo vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

La vicenda è emersa quando, dopo l’ennesimo pomeriggio trascorso a casa dell’imputato, una delle bambine avrebbe confidato al padre alcune “cose strane”. I genitori hanno subito allertato i carabinieri. Da lì la delega alla Dda di Torino, che si è avvalsa di riprese video effettuate con telecamere occultate. Stando alla Procura, il materiale raccolto “parla da solo”.

Il legale dell’imputato ha chiesto una perizia psichiatrica per stabilire lo stato mentale dell’assistito all’epoca dei fatti e la sua capacità attuale, che il giudice ha accordato. La difesa ha inoltre proposto il rito abbreviato, che prevede una decisione sugli atti e, in caso di condanna, uno sconto di pena; la richiesta sarà valutata dopo l’esito della perizia.

La decisione del magistrato sul percorso processuale è attesa nei prossimi mesi. Gli esiti della perizia psichiatrica e le valutazioni del gup saranno determinanti per stabilire se procedere con il rito abbreviato o con il dibattimento.