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Cucina
15 Maggio 2025 - 14:30
Ravioli di granchio blu e cinghiale
Cosa succede quando l'innovazione culinaria incontra la politica? La risposta si trova nei ravioli ripieni di granchio blu e cinghiale del Pastificio Artusi, protagonisti di un evento esclusivo al ristorante della Camera dei Deputati. Un incontro tra sapori e istituzioni che ha visto la partecipazione di imprenditori, politici e stampa specializzata, tutti riuniti per celebrare l'eccellenza gastronomica veneta e discutere di sostenibilità e innovazione.
I ravioli del Pastificio Artusi, insieme al salame di cinghiale dei Colli Euganei, sono stati presentati al ristorante della Camera dei Deputati. Un'iniziativa voluta dal senatore Luca De Carlo e dall'onorevole Marina Marchetto Aliprandi, che hanno deciso di portare all'attenzione del mondo politico due prodotti simbolo di come la gastronomia possa rispondere alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
Il Pastificio Artusi è il primo al mondo a sviluppare questa combinazione di sapori, trasformando due specie invasive, il granchio blu e il cinghiale, in un'opportunità gastronomica. Come ha sottolineato Enrico Artusi, "il nostro raviolo è riuscito a dare una risposta sostenibile a due invasioni". Un esempio di come l'inventiva e la competenza possano trasformare una calamità in un successo culinario, conquistando anche i mercati internazionali, come dimostra il crescente interesse in Francia.
Non meno importante è il salame di cinghiale dei Colli Euganei, una riserva Mab-Unesco, realizzato da Contin. Questo prodotto rappresenta un altro esempio di come la tradizione possa incontrare l'innovazione, offrendo un'alternativa sostenibile e di qualità. La scelta di utilizzare il cinghiale, spesso considerato un problema per l'ecosistema locale, dimostra come la gastronomia possa contribuire alla gestione delle risorse naturali.
Paolo Caratossidis, founder delle Eccellenze Venete e presidente di Cultura & Cucina, ha sottolineato l'importanza di tali iniziative per promuovere la cultura gastronomica italiana. L'onorevole Aliprandi ha evidenziato come l'inventiva dei produttori abbia saputo trasformare una sfida in un'opportunità, contribuendo alla candidatura della cucina italiana al patrimonio Unesco. Il cibo diventa così un veicolo di cultura, un modo per raccontare storie di territori e persone, un ponte tra tradizione e innovazione.
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