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Flashback, l’arte che rigenera la città

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Varcando il cancello in ferro battuto del parco di corso Lanza 75, ci si trova catapultati in uno spazio sospeso. Le balconate in pietra originali dell’inizio del Novecento avvisano subito il visitatore che si trova in un luogo ricco di storia. Uno spazio che per anni è rimasto abbandonato e che oggi si prepara a rinascere sotto il segno dell’arte antica, moderna e contemporanea. Flashback Art Fair arriva così alla sua decima edizione e inaugura un nuovo importante spazio nel quartiere di Borgo Crimea. La fiera si svolgerà dal 3 al 6 novembre. Ma non è finita qui. Grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e all’accordo che l’Associazione Flashback ha stipulato con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, nasce un grande hub culturale che sarà attivo tutto l’anno.

«Siamo partite da un bar di Barriera Milano dieci anni fa e ora portiamo la fiera in questo luogo meraviglioso» commenta Stefania Poddighe, co fondatrice di Flashback, e mentre parla cerca lo sguardo complice della sua socia, Ginevra Pucci. «In questi anni moltissimi hanno creduto nel nostro progetto - proseguono le due donne -. E recentemente abbiamo iniziato un nuovo lavoro: abbiamo deciso di prenderci cura anche degli spazi. Spazi inediti, sconosciuti e anche - a volte - complicati da gestire». Così Flashback habitat rigenera più di 20mila metri quadrati di area in disuso.

Il complesso originario risale agli inizi dell’Ottocento e nasce come residenza privata di un banchiere. In seguito a un ampliamento, lo stabile è stato utilizzato come clinica socio sanitaria. Al suo interno era presente anche un orfanotrofio. Camminando sul pavimento di marmo bianco e aggirandosi tra le stanze del piano terra rimane addosso la sensazione di un luogo che ha tante storie da raccontare. Ed è proprio in questi spazi carichi di passato che l’arte sprigionerà tutta la sua potenza. In tempi recenti poi, la palazzina è stata occupata dagli uffici della Provincia.

Poi definitivamente abbandonati nel 2005. Il progetto Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee intende quindi ridare vita a quanto è stato ignorato e trascurato per anni. Sotto l’attenta direzione artistica di Alessandro Bulgini si innesca un processo di riqualificazione urbana che restituisce ai torinesi un pezzo di città. «Assistiamo a un momento molto importante» commenta l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio. «C’è la volontà di dare un contributo sociale e di restaurare un immobile e il parco per dare alla comunità la possibilità di fruirne - prosegue -. Questo è l’aspetto più importante di questa iniziativa, oltre al valore artistico delle gallerie ovviamente». Ha fatto una corsa per prende parte alla presentazione di Flashback anche il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina. «Non potevo mancare - sorride -. È uno spazio fantastico per la città e poi, finalmente, Flashback ha una casa non momentanea». Soffermandosi sull’importanza di iniziative di lungo termine», Gallina ha anche fatto sapere che si è in corso un lavoro per «decongestionare gli appuntamenti artistici in programma durante l’anno». Anche l’immagine guida della manifestazione, Opera Viva - he.art, realizzata da Bulgini, ci restituisce il senso della rinascita. «Il cuore ha sempre manifestato una potente carica metaforica connessa all’immagine della rigenerazione della vita - spiegano gli organizzatori - così come rappresenta la complessità del “mondo Flashback” che individua nell’arte il motore del cambiamento, ponendo l’accento anche sulla necessità di ripensare la relazione centro periferia».

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