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Il personaggio

«La mia Lidia Poet dei record non è realtà ma pura finzione»

La co-regista della serie Netflix, Letizia Lamartire, commenta le polemiche

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Matilda De Angelis in Lidia Poet

«La nostra protagonista si chiama Lidia Poet, con l’accento sulla “o”, ed è un personaggio diverso dalla vera Lidia Poët, con l’accento sulla e: in questo scarto c’è la libertà con cui abbiamo trattato la sua storia, rendendola adatta a un pubblico il più ampio possibile». Sono parole di Letizia Lamartire, co regista con Matteo Rovere della serie Netflix “La legge di Lidia Poet”, interpretata da Matilda De Angelis, capace in poche settimane di conquistare il pubblico di tutto il mondo, diventando una delle produzioni più viste in assoluto, facendo ammirare Torino, in cui è interamente ambientata, e facendo conoscere la prima donna che riuscì a entrare nell’Ordine degli avvocati in Italia a fine ’800.


Ospite del Glocal Film Festival per un incontro sulla serialità in Piemonte, a cui hanno partecipato anche il regista di “Cuori” Riccardo Donna e quello de “Il nostro Generale”, Lucio Pellegrini, Lamartire ha anche sottolineato il suo amore per la città in cui ha girato. «Quando mi dicono che un progetto è previsto a Torino, appena dicono la “T” io sono già in viaggio», ha confessato. Come sarà anche nel caso di “Più veloce dell’ombra”, che verrà presto girato in città da lei stessa: è la storia di una bambina ancora informe, in un mondo ossessionato dalle forme, che scopre quanto sia difficile prendere forma. Una sorta di manuale di sopravvivenza agli anni ’80. Sarà ancora un viaggio nel tempo per Torino, anche se meno “lontano” di quello compiuto per Lidia Poet.


La regista non si è sbilanciata su una possibile seconda stagione (l’annuncio ufficiale di Netflix, dati i numeri registrati finora, non dovrebbe tardare troppo) ma ha spiegato cosa potrebbe succedere. «So che ci sono state tante discussioni qui, nel territorio in cui la nostra protagonista ha vissuto, su cosa non abbiamo raccontato o abbiamo modificato - ha aggiunto - e io leggo molto le reazioni del pubblico, mi interessa davvero. Sono certa che terremo conto delle tante segnalazioni fatte in questi giorni».
Al di là di qualche inesattezza storica e del linguaggio moderno con cui è scritta, “La legge di Lidia Poet” è stata un successo: non solo per le visualizzazioni in tutto il mondo, da record, ma anche per aver fatto conoscere a tante persone una donna importantissima troppo spesso ignorata, spingendo a scrivere libri su di lei e facendo organizzare convegni sul suo ruolo nella società.

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