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11 Febbraio 2022 - 07:42
Trenta milioni di euro. Tanto costa al Comune di Torino il caro bollette che sta investendo famiglie e commercianti di tutta Italia. «Rende complicata la chiusura e la quadratura dei conti del bilancio» spiega il sindaco Stefano Lo Russo e aggiunge: «Abbiamo bisogno dell’intervento del governo. Senza andranno a rischio i servizi pubblici degli immobili comunale. Penso a biblioteche, piscine e tutto ciò che oggi è nelle nostre disponibilità».
Intanto, nei municipi c’è chi preferisce anticipare il problema e comincia già a tagliare. A Montalenghe, piccolo centro del Canavese, il caro bollette ha indotto gli amministratori a drastici provvedimenti, ovvero a posticipare di mezz’ora l’accensione dell’impianto di illuminazione pubblica. Ad annunciarlo è stata propria l’amministrazione che ieri, sulla pagina Facebook del Comune, ha scritto ai cittadini per spiegare la necessità: «Da diversi giorni molti di voi avranno notato che il sistema di illuminazione pubblica del paese si attiva oltre l’orario consueto del crepuscolo, ovvero dopo le ore 18.30. Non si tratta, non preoccupatevi, di un problema o un guasto dell’impianto ma di una precisa scelta di questa Amministrazione. Purtroppo, a seguito delle ultime bollette energetiche arrivate, i costi della luce sono lievitati in maniera consistente. Per fare fronte, temporaneamente, a questi rincari si è deciso di posticipare per questo breve periodo l’accensione dell’impianto. Il Comune negli anni ha provveduto ad un rinnovamento ed efficientamento degli impianti che aveva portato notevoli risparmi e benefici, ciononostante gli aumenti stanno vanificando i nostri sforzi. Lo Stato, dal canto suo, non ha aumentato le risorse trasferite ai Comuni e per evitare altri tagli o aumenti dei tributi, si è deciso di rinunciare a qualche minuto tutti i giorni di illuminazione. Ci rendiamo conto che sia un disagio ma con l’allungarsi delle giornate il problema si risolverà. Infine, in tutta Italia, sono molte le Amministrazioni che stanno contestando e protestando contro questi aumenti che rischiano di mettere in ginocchio i delicati bilanci dei Comuni (oggi, appunto, ci sarà, per esempio su invito dell’Anci lo spegnimento delle luci di tutti i Comuni italiani alle ore 20 per protesta). Speriamo si trovi presto una soluzione e che possiamo tornare a garantire il servizio così come abbiamo sempre fatto». Luci spente, purtroppo anche a discapito, almeno in parte, della sicurezza stradale. Per fortuna, l’arrivo della bella stagione risolverà almeno questo problema.
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