SPIAGGE LIGURI AFFOLLATE DI BAGNANTI - ESODO NELL ULTIMO WEEK-END DI LUGLIO - MARE LIGURE - SPIAGGIA - PRENDERE IL SOLE
Saranno delle vacanze “salate” per i torinesi che decidono di andare in Liguria anche solo per un week-end. Dopo due anni di Covid, tra mascherine e distanziamento nelle strutture balneari, il folle caro carburante e materie prime causa guerra in Ucraina, torinesi e i turisti spenderanno molto di più rispetto all’anno scorso.
WEEK-END DA 600 EURO Per un week-end di due persone in una località ligure si si spendono in media 600 euro. Secondo la guida Michelin, il prezzo medio per andare e tornare da Torino a Sanremo è di 82 euro (44 euro di carburante e 38,60 euro di autostrada). Un bel “salasso”: l’aumento della benzina e gasolio (superiori al 20%), non considerando le ore di coda in autostrada. Una stanza di hotel per due persone costa in media 100 euro a notte, sperando che sia incluso il parcheggio, altrimenti bisogna aggiungere come minimo 1,80 euro all’ora, (con l’abbonamento per due giorni a Cervo Ligure si spendono 70 euro). Se si aggiungono due cene al ristorante da 50 euro a persona (il valore delle vongole e del polpo è quasi raddoppiato, anche a causa della serrata dei pescatori, e per ogni piatto, preparato con il pesce straniero, si paga il 20% in più) arriviamo a 430 euro. A mezzogiorno non si può fare a meno di un panino sulla spiaggia o di un’insalata. Tutto è aumentato, soltanto un bicchiere d’acqua costa un euro, mentre il caffè al tavolo arriva a 2,50, e i liguri fanno pagare anche il bicchierino d’acqua di accompagnamento: 50 centesimi. Con l’affitto di lettini e ombrelloni poi si superano tranquillamente i 600 euro.
CODE INFINITE Spiagge prese d’assalto in questo ponte con file interminabili per entrare nelle strutture balneari e estenuanti ore di coda in autostrada. «Il 2 giugno siamo partiti alle 9 del mattino da Torino per arrivare alle 16,30 a San Bartolomeo, ci abbiamo impiegato oltre sette ore, alternando autostrada e strade statali» spiegano Claudio e Nicoletta.
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RINCARO BALNEARE Tutto esaurito negli stabilimenti balneari nonostante i rincari che interessano anche lettini e ombrelloni. Le spiagge di Alassio sono le più care d’Italia. Secondo lo studio di Altroconsumo per godere di mare e sole in prima fila in agosto (per la settimana dal 31 luglio al 6 agosto) si devono spendere 380 euro (281 dalla quarta fila in poi). Un esborso incomprensibile considerando che dall’altra parte della costa, sull’Adriatico, a Rimini, si paga invece meno della metà, circa 146 euro. Ai bagni Garibaldi a Finale Ligure per due lettini e ombrellone una domenica di giugno ci vogliono 40 euro, due anni fa ne bastavano 36. Ma se si prenota a luglio il prezzo sale a 52 euro. Ai bagni Nicade ad Alassio il costo di un ombrellone per tre persone varia da 25 a 50 euro in base al periodo. La forte domanda ha convinto i balneari ad aumentare il numero di ombrelloni. «Dai 94 dell’anno scorso siamo passati a 109, ma sono molti di meno rispetto ai 142 del periodo pre-Covid, i clienti ormai si sono abituati alle distanze, ma così noi perdiamo il 25% del fatturato, inoltre l’acqua è aumentata del 10% e noi ne consumiamo tanta, tra pompe e piscina, e bisogna aggiungere l’elettricità: stimiamo che a fine anno pagheremo bollette per 13 mila euro» spiega Giovanna Damonte, titolare dei bagni Maddalena ad Arenzano e presidente dell’associazione Bagni Marini Arenzano che conta 11 stabilimenti in paese.
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