Il conto deposito, che è diverso dal conto corrente a cui siamo abituati, non serve per depositare e prelevare denaro o per farsi accreditare stipendio o pensione. Si tratta di uno strumento differente, che vale la pena scoprire.
A questo punto è doverosa una premessa. Esistono conti deposito non vincolati e conti deposito vincolati. La differenza tra le due tipologie di conto è che nel vincolato le somme depositate non si possono toccare. Per questo motivo è utile capire come funziona il vincolo delle somme.
Nel caso di un conto deposito vincolato le somme che vengono immesse rimangono bloccate per un periodo di tempo non inferiore ai 3 anni. In questo lasso di tempo chi ha sottoscritto il contratto matura degli interessi, che sono stabiliti al momento della sottoscrizione del contratto.
Pertanto, chi opta per questa soluzione lo fa perché vuole avere un profitto in termini di interessi. A differenza del tradizionale conto corrente, qui c'è un rendimento garantito ed è per questo motivo che lo strumento è apprezzato da molti investitori.
A tal proposito, però, è bene rimarcare un concetto fondamentale. Il tasso di interesse è sempre lordo e, quindi, da quello si dovrà poi togliere la tassazione che si andrò a pagare.
Per questo motivo la scelta del conto deposito non deve essere presa alla leggera, poiché è importante fare un confronto tra conti deposito per individuare quelli con le caratteristiche più affini alle proprie esigenze.
Nel farlo si deve anche tenere presente il discorso sulla capitalizzazione degli interessi, ossia sul modo in cui la banca va a calcolare e versa gli interessi che il proprietario del conto ha maturato. In questo caso il confronto è essenziale, perché non tutti gli istituti bancari agiscono allo stesso modo.
C'è chi riconosce gli interessi a fine mese e chi, ad esempio, li riconosce a fine anno. Ma ci sono anche casi in cui si può sottoscrivere un conto con interessi anticipati che, quindi, vengono corrisposti all'apertura e non alla fine del vincolo.
Come sempre, prendere coscienza in maniera autonoma di quelli che sono gli strumenti a propria disposizione per l'eventuale gestione dei propri soldi aiuta a fare delle scelte più mirate e consapevoli. Proprio questo è l'obiettivo da raggiungere se si desidera ottenere quella tanto agognata autonomia finanziaria di cui si parla sempre più spesso.
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Concludiamo dicendo che apertura e chiusura del conto deposito sono sempre gratuite ma ci sono dei costi di gestione con cui fare i conti, come l'imposta di bollo dello 0,2% sulla giacenza.
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