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Torino nord fa il pieno al Superenalotto

Tabaccheria
Altro che venerdì 17 e rogne assortite. Il risveglio di chi ieri si è portato a casa il montepremi da record al Superenalotto è stato più fortunato che mai. Il 6 che non ne voleva saperne di uscire alla fine è arrivato, con la caduta del jackpot dei sogni da 371 milioni di euro. Il più alto non solo nella storia del Superenalotto, ma anche di tutti quanti i giochi a premi del mondo. E a festeggiare c’è anche la provincia di Torino, per tre volte: sì perché tra le 90 ricevitorie fortunate ci sono anche la tabaccheria Lanteri di piazza Mattirolo, a Madonna di Campagna, il Bar H di via Sospello, quartiere Borgo Vittoria, e l’edicola di via Torino 38 a Carema. Claudio Lanteri, titolare dal 2010 del negozio di piazza Mattirolo, ha esposto il cartello con scritto “Venduta qui una quota del sistema vincente”. I passanti lo fotografano, e pure qualche giocatore che sta entrando per tentare la sorte. «Mi auguro che abbia vinto qualcuno della zona, qui c’è gente per bene - dice Claudio Lanteri -. Ringraziamenti? Se il vincitore venisse qui a ringraziarmi ne sarei felice, ma non credo che succederà». E poi aggiunge: «Per fortuna la vincita è stata divisa in più quote, così sono in tanti a gioire». La maxi-cifra è stata infatti suddivisa, in quote da 4 milioni e 123mila euro, in 90 schede grazie alla Bacheca dei sistemi. «Ma con 4 milioni in tasca ti puoi già sistemare per bene», sorridevano i giocatori mentre compilavano la schedina del Superenalotto in piazza Mattirolo. A un chilometro e poco più di distanza, un’altra attività ieri faceva festa: il Bar H di via Sospello angolo via Bibiana. La dea bendata, quindi, ha avuto più di un occhio di riguardo per Torino nord. «Se vinco io, per prima cosa vado a La Mecca in pellegrinaggio, poi dono una parte della vincita a chi ha bisogno. La vita non è solo denaro», dice Barbach El Houssein. Stefania Zito, la titolare del bar, prova a tracciare un identikit di chi ha sbancato il 6 da record: «Credo sia una donna, e non anziana. Sicuramente è un cliente fisso del bar. La schedina vincente sono certa di averla venduta l’altro ieri». Che sia magari una residente delle vicine case popolari di via Sospello, riuscita a dare incredibilmente una svolta alla sua vita? «No, lo escludo, non ha vinto una signora delle popolari. Spero comunque che si goda la vincita, e se vuole tornare qui a ringraziarci, almeno - ride Stefania - ci togliamo il dubbio su chi abbia effettivamente vinto». Di certo non è stata la signora Luisa Rebba: «Non ho vinto io, ci mancherebbe. Se mai accadesse, il primo pensiero sarebbe quello di aiutare mio figlio, che ha appena preso casa. Io sto bene così». C’è chi invece una vacanza se la farebbe eccome, con quella somma. «Con 4 milioni me ne andrei ai Caraibi, poi magari mi compro anche una bella macchina - sogna Giuseppe -. Dopodiché è meglio investire in qualcosa che renda». Altrimenti pure quattro milioni potrebbero volatilizzarsi presto. Anche Mohamed, mentre tenta la fortuna con la schedina, pensa alla beneficenza. «Farei beneficenza, in giro c’è tanta gente che soffre. E poi aiuterei i miei due figli negli studi, il più grande vuole fare medicina e come facoltà è abbastanza costosa». Chissà invece cosa starà facendo il vero fortunato - o fortunata - che quei 4 milioni li ha incassati. Di certo da qui in avanti non assocerà più il venerdì 17 alla sfortuna.
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