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14 Gennaio 2025 - 22:50
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il disegno di legge annuale dedicato alle piccole e medie imprese, un pacchetto di misure pensato per stimolare il settore, rafforzare il sistema produttivo e incentivare l'innovazione. Tra le novità più rilevanti c’è una norma destinata a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, in particolare quelli sotto i 34 anni, attraverso il meccanismo della "staffetta generazionale".
A partire dal 1 gennaio 2026, e per un periodo di due anni, sarà introdotta una misura che prevede che i lavoratori prossimi alla pensione possano ridurre l'orario di lavoro tra il 25 e il 50%, a condizione che l'azienda assuma un giovane sotto i 34 anni. Questo sistema permette di favorire il passaggio generazionale, rendendo il settore più dinamico e assicurando che il know-how venga trasferito alle nuove leve, senza compromettere l’operatività dell’impresa.
Nel concreto, il provvedimento riguarda i lavoratori con contratto a tempo pieno e indeterminato presso datori di lavoro privati con un massimo di 50 dipendenti, che abbiano maturato un’anzianità contributiva prima del 1996 e siano in procinto di pensionamento entro il 1 gennaio 2028. Questi dipendenti avranno la possibilità di ridurre l'orario di lavoro, mantenendo la stessa retribuzione ma con un abbattimento dei contributi previdenziali che l’azienda dovrà versare per loro, fino ad un massimo di 3.000 euro l’anno.
Un altro punto importante di questa misura è che la decontribuzione per il lavoratore a tempo parziale sarà completamente a carico dell'azienda, e questo aiuterà le piccole e medie imprese a sostenere il costo del lavoro mentre offrono nuove opportunità di impiego ai giovani. L'obiettivo è non solo incentivare l'ingresso di nuovi lavoratori, ma anche rinnovare la forza lavoro con talenti freschi e motivati, creando così un circolo virtuoso di crescita e sviluppo per il settore.
Il disegno di legge, inoltre, contiene altre misure a favore delle Pmi, come i "Mini Contratti di Sviluppo" per il settore moda, nuove agevolazioni fiscali per le reti d’impresa e la riorganizzazione dei Confidi, per semplificare l’accesso al credito. Inoltre, sono previsti interventi per contrastare le false recensioni online e per rafforzare la concorrenza nel settore turistico e della ristorazione.
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