Cerca

Economia & Famiglie

Perché l'inflazione scende, ma fare la spesa costa (molto) di più? Ecco le città più care

I dati dell'Istat e la ricerca del Codacons: per le famiglie un esborso maggiore di 8,5 miliardi

Perché l'inflazione scende, ma fare la spesa costa (molto) di più? Ecco le città più care

L'Italia chiude il 2024 con un'inflazione all'1%, in netto calo rispetto al 5,7% del 2023, grazie soprattutto alla diminuzione del 10,1% dei prezzi dei beni energetici. Anche il settore alimentare ha visto un rallentamento nei prezzi, che passano da un incremento del 9,8% a un più moderato 2,2%. Tuttavia, i costi alimentari continuano a superare (del doppio) l'inflazione generale.

L'inflazione di fondo, esclusi energia e cibo, è scesa al 2% dal 5,1% del 2023, e il "carrello della spesa" ha visto una crescita del 2%, un miglioramento rispetto al 9,5% dell'anno precedente. L'inflazione proiettata al 2025 si attesta invece allo 0,3%. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso soddisfazione sui dati Istat, dichiarando su X: "I dati confermano che siamo sulla strada giusta".

Un'analisi dell'Unione Nazionale Consumatori ha rivelato le città italiane con i maggiori aumenti del costo della vita. Bolzano guida la classifica con un'inflazione del 1,7%, seguita da Brindisi al 1,8%. In termini di spesa annua per famiglia, Bolzano vede un incremento di 492 euro. Rimini e Siena seguono con aumenti simili. Importanti rialzi sono stati registrati anche in città come Padova, Parma, Napoli e Trieste.

Secondo il Codacons, l'inflazione ha gravato le famiglie italiane di 8,5 miliardi di euro in più nel 2024. Una famiglia tipo ha sopportato un aumento medio di 329 euro, salendo a 448 euro per quelle con due figli. Nonostante una generale riduzione dell'inflazione, i prezzi degli alimentari continuano a crescere del +2,4% annuo, aggiungendo 219 euro alla spesa media delle famiglie. Inoltre, il settore turistico ha visto un aumento del +3,9% nei prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione.

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha sottolineato la necessità di un intervento governativo per contenere l'aumento dei prezzi, particolarmente nel settore alimentare: "Dopo gli incrementi del 2023, speravamo in una discesa, che non si è verificata. È urgente un'azione decisa per gestire i costi nei settori primari di cibi e bevande."

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.