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Finanza & Media

Tether entra in Chora Media (e Will): ecco l'operazione che tutti smentivano

Dopo la Juventus, il colosso miliardario delle criptovalute si lancia nel mondo dei media e dei podcast

Tether entra in Choramedia (e Will): ecco l'operazione che tutti smentivano

Dopo la Juventus, Tether conquista i media: il gigante delle stablecoin, fondato dal miliardario Giancarlo Devasini, è diventato il secondo azionista di Will e Chora Media, grazie a una quota del 30,4% di Be Water, la società che controlla le due testate dell'informazione via podcast (per Chora Media lavora Cecilia Sala, per esempio) e via social. Una quota raggiunta in seguito a un aumento di capitale da 10 milioni di euro e l’acquisto di azioni da altri soci, come l’uscente Sugar Holding. 

L'operazione, di cui si parlava da prima ancora che Tether rivelasse l'acquisto delle azioni Juventus, e smentita peraltro dal fondatore e primo azionista di Be Water, Guido Maria Brera finanziere e scrittore (e marito di Caterina Balivo), porterà a  sviluppare un’infrastruttura tecnologica basata su blockchain e strumenti digitali avanzati per distribuire contenuti indipendenti di alta qualità a livello globale.

Chora e Will registrano un fatturato complessivo di 11 milioni di euro, con un margine operativo che si aggira intorno a un milione. Il gruppo conta ben 7 milioni di follower sui social media, con video che superano i 45 milioni di visualizzazioni ogni mese e podcast che sfiorano i 9 milioni di ascolti. D'altro canto, Tether ha superato i 13 miliardi di dollari di profitti nel 2024, con investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti che ammontano a oltre 113 miliardi.

Negli ultimi mesi, l'azienda ha diversificato il suo portafoglio con un investimento da 775 milioni nella piattaforma video Rumble, concorrente di YouTube, e 200 milioni in Blackrock Neurotech, un'impresa specializzata nella tecnologia delle interfacce cervello-computer. Inoltre, come ricordavamo, ha acquisito una partecipazione di minoranza nella Juventus.

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