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Economia & Finanza

Dazi, ecco quanto ci sono già costati e cosa accadrà nelle prossime 24 ore

Il 2 aprile scattano le imposizioni finanziarie decise dall'amministrazione Trump. Stellantis: mai così male

Dazi, ecco quanto ci sono già costati e cosa accadrà nelle prossime 24 ore

Si avvicina il 2 aprile, il giorno previsto per l'imposizione di dazi del 25%, da parte dell'amministrazione Trump, sulle importazioni di automobili e componenti auto, e oltre a quella politica si è scatenata una tempesta sui mercati finanziari globali, alimentando timori di una guerra commerciale su vasta scala. A cominciare dai miliardi bruciati dalle Borse, per proseguire con i crolli dei grandi gruppi, ecco cosa sta succedendo (e cosa accadrà nelle prossime 24 ore) in una analisi che sintetizza le informazioni della stampa mondiale.

Reazioni dei Mercati Finanziari

In Europa, l'indice Stoxx 600, che rappresenta le principali aziende del continente, ha subito una flessione dell'1,5%, traducendosi in una perdita di capitalizzazione di circa 245 miliardi di euro. A Milano, il FTSE MIB ha registrato un calo dell'1,77%, corrispondente a una diminuzione di valore di 16,43 miliardi di euro. Particolarmente colpiti sono stati i titoli del settore automobilistico: Stellantis ha visto una contrazione del 10,1% nell'ultima settimana (solo ieri: -2%, con discesa al minimo storico dalla fusione di Fca e Psa e al di sotto dei 30 miliardi di capitalizzazione), mentre Ferrari e Iveco hanno subito cali rispettivamente del 7,73% e del 6%.

Anche Wall Street non è rimasta immune: l'indice S&P 500 ha chiuso il mese di marzo con una perdita del 5,7%, segnando la peggior performance mensile dal dicembre 2022. Il Dow Jones ha registrato un calo del 4%, mentre il Nasdaq ha perso il 4,5%. Queste flessioni sono attribuite ai timori di una recessione innescata dalle tensioni commerciali. 

Reazioni Internazionali

L'Unione Europea ha espresso forte preoccupazione per le misure protezionistiche statunitensi. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l'UE è pronta a rispondere in modo "fermo e proporzionato" ai dazi imposti da Washington, sottolineando che tali misure danneggiano sia le aziende europee che i consumatori americani.

In Francia, il ministro del Commercio, Laurent Saint-Martin, ha affermato che, sebbene si speri di evitare una guerra commerciale, il paese è pronto a prendere misure reciproche in risposta ai dazi statunitensi. Ha inoltre sottolineato l'importanza di un'Europa unita e forte di fronte a queste sfide.

Il Canada, storico alleato degli Stati Uniti, ha definito l'imposizione dei dazi come la "fine di un'era" nelle relazioni bilaterali. Il primo ministro Mark Carney ha annunciato l'intenzione di adottare misure di ritorsione per proteggere gli interessi economici del paese.

Prospettive Future

Gli analisti temono che l'escalation delle tensioni commerciali possa avere ripercussioni significative sull'economia globale. Secondo Goldman Sachs, la probabilità di una recessione negli Stati Uniti è salita al 35% a causa delle attuali dispute commerciali. 

Inoltre, l'aumento dei dazi potrebbe portare a un incremento dei prezzi per i consumatori e a una riduzione della domanda, con effetti negativi sulla produzione industriale e sull'occupazione. L'agenzia Fitch prevede una diminuzione delle vendite di automobili nuove negli Stati Uniti, stimando un calo di 300.000 unità rispetto alle previsioni precedenti.

Nell'immediato, in queste ore che ci separano dal 2 aprileci si attende una significativa volatilità nei mercati finanziari globali, con gli investitori che potrebbero reagire con vendite massicce, specialmente nei settori più esposti alle tensioni commerciali, come quello automotive.

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