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Economia

Centrale del Latte d'Italia: tra sfide e successi nel primo trimestre 2025

Nonostante il calo dei prezzi, l'utile netto della Centrale del Latte d'Italia cresce del 19% nel primo trimestre 2025

Centrale del Latte d'Italia: tra sfide e successi nel primo trimestre 2025

Immagine di repertorio

Per la Centrale del Latte d'Italia il primo trimestre del 2025 ha visto l'azienda affrontare una leggera contrazione del fatturato, sceso a 78,1 milioni di euro rispetto agli 81,9 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, l'utile netto ha registrato un incremento significativo del 19%, passando da 1,9 a 2,2 milioni di euro.

Il calo del fatturato può essere ricondotto principalmente alla diminuzione dei prezzi, una diretta conseguenza della recente ondata inflazionistica che ha colpito diversi settori economici. La Centrale del Latte d'Italia, il terzo operatore nel mercato del latte fresco e UHT, ha affrontato una riduzione delle entrate, ma la società è riuscita a reagire efficacemente attraverso una gestione prudente dei costi e un'attenzione scrupolosa alla gestione finanziaria. Il margine operativo lordo si è attestato a 6,8 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto ai 7,3 milioni dell'anno precedente. Nonostante ciò, il risultato operativo è cresciuto del 7%, raggiungendo i 3,9 milioni di euro. Questo miglioramento è il frutto di strategie aziendali mirate, che hanno consentito di ottimizzare le risorse e massimizzare la generazione di free cash flow. L'indebitamento finanziario netto è migliorato, passando da -38 milioni a -35,5 milioni di euro, segno di una gestione finanziaria efficace.

La nota ufficiale diffusa dall'azienda sottolinea le difficoltà nel formulare previsioni a causa delle incertezze economiche globali. Le prospettive per il prossimo esercizio appaiono tuttavia positive. La Centrale continuerà a focalizzarsi sul controllo dei costi e sulla crescita organica, cercando di evitare impatti negativi significativi nel breve termine.

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