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Economia & Finanza

Intesa Sanpaolo, al via buyback da 2 miliardi

L'offerta durerà dal 2 giugno al 24 ottobre. Ecco come funziona

Intesa Sanpaolo, al via buyback da 2 miliardi

Intesa Sanpaolo ha annunciato l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie, per un importo totale massimo di 2 miliardi di euro e un numero massimo di un miliardo di azioni ordinarie. Questa iniziativa, che punta all'annullamento delle azioni riacquistate, è stata autorizzata dalla Banca Centrale Europea e approvata dall'assemblea degli azionisti del 29 aprile 2025.

Il programma, che potrà essere eseguito anche in modo parziale o scaglionato, inizierà il 2 giugno 2025 e terminerà il 24 ottobre dello stesso anno. Il tutto avverrà nel rispetto delle tempistiche stabilite dall'assemblea e precedentemente comunicate al mercato, che prevedono l'acquisto e l'annullamento delle azioni entro la scadenza fissata.

Il programma di acquisto verrà eseguito da un intermediario terzo incaricato, in piena indipendenza e senza alcun coinvolgimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, nel rispetto dei termini autorizzati dall’Assemblea di Intesa Sanpaolo del 29 aprile 2025. Si forniscono di seguito, anche ai sensi dell’art. 113-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) e dell’art. 144-bis della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti), i dettagli del programma di acquisto delle azioni. Le operazioni di acquisto delle azioni verranno effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.

Ai sensi dell’art. 132 del TUF e dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e successive modifiche, gli acquisti saranno effettuati sul mercato regolamentato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana, secondo le modalità operative stabilite per tali operazioni nei regolamenti di organizzazione e gestione del mercato stesso. Le modalità di acquisto saranno realizzate inoltre conformemente alle condizioni e restrizioni di cui all’art. 5 del Regolamento UE n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e agli artt. 2, 3, e 4 del Regolamento Delegato UE 2016/1052 della Commissione dell’ 8 marzo 2016, e successive modifiche ai sensi del Regolamento UE 2024/2809 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2024.

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