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Economia

La Perla riparte: salvi 210 posti di lavoro, in arrivo 40 nuove assunzioni

Il nuovo investitore rilancerà il marchio Made in Italy mantenendo il sito produttivo di Bologna: presentazione ufficiale il 10 giugno

La Perla riparte: salvi 210 posti di lavoro, in arrivo 40 nuove assunzioni

Buone notizie per il mondo della moda e per i lavoratori dello storico marchio La Perla: l'azienda è stata ufficialmente salvata grazie all’intervento di un nuovo investitore. L’annuncio arriva direttamente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un incontro presso la sede di Bologna, dove tutto è cominciato.

“Abbiamo vinto una sfida difficile. Non ci siamo mai arresi e oggi possiamo dire che La Perla continuerà a vivere e produrre in Italia”, ha dichiarato Urso. A suo dire, il nuovo investitore non solo manterrà operativo il sito produttivo bolognese, ma assorbirà tutti i lavoratori coinvolti, garantendo anche nuove assunzioni.

La crisi de La Perla è stata una delle più complicate gestite dal ministero: coinvolte più procedure legali, in Paesi diversi, e tante parti da mettere d'accordo. Ma la squadra – composta da commissari, curatori, liquidatori e personale del ministero – ha trovato una soluzione industriale concreta.

Urso ha voluto che l’annuncio venisse fatto direttamente in fabbrica, “per rispetto delle lavoratrici che mi avevano chiesto di non arrendermi”.

Il nuovo progetto prevede la riassunzione di 210 dipendenti e l’inserimento di altre 40 persone. Il sito produttivo di Bologna non solo sarà mantenuto, ma tornerà a essere il cuore pulsante dell’azienda. Una scelta che conferma quanto il Made in Italy e il territorio siano ancora fortemente legati.

“La crisi è diventata un’occasione di crescita e rinascita,” ha detto Urso, ringraziando anche il sottosegretario Fausta Bergamotto per il lavoro svolto sul dossier.

Il 10 giugno, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, verrà presentato ufficialmente l’investitore alle parti sociali e alle istituzioni. Intanto si lavora con il Ministero del Lavoro per prorogare la cassa integrazione, in attesa che tutte le pratiche di trasferimento siano completate.

Conclude il ministro: “Abbiamo rispettato ogni promessa, grazie soprattutto al coraggio delle lavoratrici che non hanno mai perso la speranza”.

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