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Mercato italiano
10 Giugno 2025 - 12:15
Il futuro di Iveco Defence Vehicles (IDV), la divisione difesa del gruppo Iveco, si avvicina a un punto di svolta. Sembrerebbe che sarebbero state presentate quattro offerte ufficiali per rilevare il comparto strategico, con una valutazione che potrebbe arrivare a 2 miliardi di euro, obiettivo dichiarato della holding Exor, azionista di controllo del gruppo. Tra i candidati in corsa figurano nomi di primo piano del settore della difesa europea: Leonardo-Rheinmetall, Indra, KNDS e CSG. In particolare, la cordata formata dall’italiana Leonardo e dalla tedesca Rheinmetall avrebbe messo sul piatto un’offerta di circa 1,5 miliardi di euro, risultando al momento la più accreditata per portare a termine l’operazione.
Secondo gli analisti di Equita, Leonardo-Rheinmetall ha un vantaggio strategico perché garantirebbe la presenza di un partner italiano in un settore delicato come quello della difesa, elemento chiave per evitare il ricorso al "golden power" da parte del governo italiano. Un acquirente straniero puro, infatti, potrebbe incorrere nel blocco dell’operazione per motivi di sicurezza nazionale.
Tra i temi caldi sul tavolo c’è anche il destino dello stabilimento IDV di Bolzano, dove oggi lavorano circa 900 dipendenti, pari al 45% della forza lavoro totale della divisione. Secondo indiscrezioni, sarebbe allo studio un piano per trasferire parte della capacità produttiva in Irpinia, nel Sud Italia, dove esistono spazi maggiori per espandere la produzione, in risposta all’incremento della domanda per veicoli militari. Gli analisti ritengono infatti che l’uscita della divisione difesa dal perimetro societario possa sbloccare una vendita o fusione del gruppo, fino ad oggi congelata proprio a causa della presenza di IDV. In passato, il gruppo cinese FAW aveva mostrato interesse per Iveco, ma lo stop del governo italiano aveva impedito qualsiasi avanzamento.
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