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Economia
06 Giugno 2025 - 15:50
È stato firmato oggi il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo specifico di lavoro (CCSL) per il biennio 2025-2026, che coinvolge i dipendenti di Stellantis, CNH Industrial, Ferrari e Iveco. Lo annunciano le organizzazioni sindacali Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, confermando l’intesa con le aziende sui principali temi retributivi. L’accordo prevede un aumento complessivo della paga base del 6,6% distribuito in tre tranche: +3,7% da giugno 2025, +2% da gennaio 2026 e +0,8% da novembre 2026. Secondo i sindacati, questo si traduce in un incremento medio di quasi 140 euro mensili per un lavoratore del terzo gruppo professionale, equivalente all’ex quinto livello dei metalmeccanici.
Oltre agli aumenti strutturali, sono previsti anche due bonus una tantum da 240 euro, che saranno erogati rispettivamente a giugno 2025 e aprile 2026. L’accordo, spiegano i firmatari, avrà effetti positivi anche sugli istituti indiretti e differiti – come le maggiorazioni e il trattamento di fine rapporto – in quanto legati alla paga base. Confermati e rafforzati anche i premi di risultato. In Cnh Industrial, Iveco e Stellantis, questi continueranno a essere calcolati come percentuale della paga base, e potranno arrivare a un massimo del 10,35% annuo, salvo leggere modifiche nei criteri interni di valutazione (in particolare, per Iveco e Cnh). Per Ferrari resta invece in vigore il proprio premio aziendale specifico.
Per Stellantis, l’accordo introduce una novità significativa: viene eliminata la soglia del free cash flow, il cui mancato raggiungimento ha quest’anno compromesso la possibilità di beneficiare della detassazione del premio. Rimane l’indicatore di redditività AOI, ma viene potenziato il ruolo degli indicatori locali (costi di trasformazione, qualità, quote di mercato), portando il valore massimo del premio all’11,55% della paga base annua. Sono previsti premi specifici anche per le realtà di Comau, Stellantis Bank e Leasys, in base ai propri indicatori di performance. Con questo rinnovo, si chiude il ciclo contrattuale economico avviato nel 2023, portando – su tutto il quadriennio 2023-2026 – a un aumento complessivo della paga base del 18,66%.
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