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ECONOMIA & ESTERI
13 Giugno 2025 - 07:54
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato che a partire dal 23 giugno i dazi sull’acciaio imposti dall'amministrazione Trump si estenderanno anche agli elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi e altri apparecchi. I nuovi dazi saranno fissati al 50%, lo stesso livello già applicato su altre importazioni di acciaio e alluminio.
Questa decisione arriva in un momento in cui l’amministrazione sta cercando di proteggere i produttori locali di elettrodomestici, penalizzando i prodotti realizzati all'estero con acciaio più economico. Il governo statunitense ha motivato la misura come necessaria per difendere la sicurezza nazionale, contrastando le pratiche commerciali che danneggiano l'industria americana.
Se da un lato questa mossa mira a favorire la produzione domestica, dall'altro potrebbe portare a un aumento significativo dei prezzi per i consumatori. Come si legge sul New York Times, l’introduzione di questi dazi riguarda non solo le lavatrici e i frigoriferi, ma anche altri elettrodomestici come lavastoviglie, asciugatrici e smaltatori di rifiuti alimentari. Questo potrebbe tradursi in costi più elevati per le famiglie americane.
I dazi, che erano già stati introdotti per proteggere il settore dell’acciaio e dell’alluminio, sono stati recentemente raddoppiati anche su questi materiali, e ora si estendono ad altri settori. Per le aziende che fabbricano elettrodomestici negli Stati Uniti, l’aumento dei costi per l’acciaio e l’alluminio rende i prodotti più cari e meno competitivi rispetto a quelli importati da paesi che non sono soggetti a queste tariffe.
Con queste nuove misure, l'amministrazione Trump cerca di bilanciare la protezione dell’industria locale con le sfide che queste politiche comportano per i consumatori.
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