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energia rinnovabile
27 Luglio 2025 - 10:40
Il boom delle energie rinnovabili in Italia ha un rovescio della medaglia: l’aumento del costo degli incentivi che pesano sulle bollette. Lo ha reso noto l’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che nella sua ultima relazione annuale ha stimato in 9,6 miliardi di euro il totale degli esborsi nel 2024 per sostenere il settore delle rinnovabili. Un incremento rispetto ai 9,3 miliardi dell’anno precedente.
Ma cosa significa esattamente questo dato? In sintesi: più energia pulita viene prodotta, più lo Stato (e quindi i cittadini) contribuiscono, attraverso la bolletta, a finanziare il sistema degli incentivi per eolico, fotovoltaico e altre fonti verdi.
Il meccanismo degli incentivi non dipende solo dalla quantità di energia prodotta, ma anche da altri fattori, tra cui i prezzi all’ingrosso dell’elettricità. Nel 2024, nonostante un leggero calo della quantità di energia incentivata (passata da 56,4 a 54,4 terawattora), il costo è aumentato, arrivando a 8,9 miliardi di euro (contro i 7,1 miliardi del 2023). A questa cifra si aggiungono 368 milioni relativi a regimi speciali, per un totale di 9,3 miliardi, che secondo le stime saliranno a 9,6 miliardi entro fine anno. Secondo l’Arera, nel medio periodo (fino al 2031), ci si può comunque aspettare una certa stabilità, con un costo annuo tra 8,5 e 9,5 miliardi, salvo l’introduzione di nuovi strumenti di incentivo.
Nel 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto il 44% della produzione lorda di energia elettrica in Italia. Ma già nel 2024, secondo i dati preliminari, la loro incidenza sarebbe salita a quasi il 52%. In particolare, circa il 47% della produzione verde è da attribuire a eolico e fotovoltaico, segno di un’accelerazione in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione europei.
Anche la potenza installata è in crescita: nel 2023, la potenza efficiente lorda degli impianti alimentati da rinnovabili è arrivata a 66,8 GW, pari al 51,3% del totale nazionale (130,1 GW). Nel 2024, il fotovoltaico ha registrato un balzo di +6,8 GW, mentre l’eolico è cresciuto di +0,7 GW.
Il costo degli incentivi alle rinnovabili è finanziato in larga parte attraverso le bollette elettriche dei consumatori. Tuttavia, va precisato che questo meccanismo è indispensabile per sostenere la transizione energetica e raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica.
La sfida dei prossimi anni sarà dunque trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale ed equità economica, evitando che il peso degli incentivi ricada in modo eccessivo su famiglie e imprese.
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