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Frutta estiva in picchiata: calano i prezzi all’ingrosso di meloni, angurie e pesche

Domanda debole, offerta abbondante e deperibilità spingono i listini verso il basso

Frutta estiva in picchiata: calano i prezzi all’ingrosso di meloni, angurie e pesche

Settimana di ribassi per il comparto ortofrutticolo estivo, con una correzione significativa dei listini all’ingrosso di frutta fresca e alcuni ortaggi. A rilevarlo è il bollettino settimanale della Borsa della Spesa, curato da Bmti e Italmercati con il supporto di Consumerismo No Profit, che segnala un calo generalizzato dei prezzi, attribuibile principalmente a due fattori: l’elevata deperibilità della merce dovuta alle temperature eccezionalmente alte e la consueta flessione della domanda nei mesi estivi.

Secondo le rilevazioni, il melone registra un calo medio settimanale del -7,4%, con quotazioni comprese tra 0,80 e 1,60 €/kg nei mercati all’ingrosso. Ancora più marcato il ribasso per le angurie, che cedono il -9,7%, scendendo fino a 0,30 €/kg. Segno negativo anche per le pesche, che si attestano su valori compresi tra 1,50 e 2,50 €/kg, in flessione del -2,1%.
In leggera contrazione anche il prezzo delle albicocche (da 1,50 a 2,30 €/kg, -4,9%), mentre si stabilizzano le susine, che dopo settimane di riduzioni si attestano ora su 1,30 €/kg.

L’effetto del clima caldo si traduce in un’accelerazione dei cicli produttivi e una maggiore fragilità del prodotto, con conseguente necessità di smaltimento rapido da parte degli operatori. A ciò si aggiunge una domanda debole sul canale tradizionale e una bassa propensione all’acquisto da parte di operatori della GDO e del comparto horeca, anch’essi soggetti a una fisiologica flessione estiva.

Anche sul fronte degli ortaggi si osservano andamenti coerenti con il quadro stagionale: le melanzane mantengono livelli di prezzo competitivi, intorno a 1,00 €/kg, mentre i friggitelli (peperoncini verdi) si collocano in un range compreso tra 2 e 2,50 €/kg, con tendenza al ribasso a causa della domanda contenuta.

In piena campagna produttiva i peperoni, che si attestano tra 1,50 e 1,80 €/kg, e mercato regolare anche per i fagioli rampicanti freschi, sui 3,00 €/kg. Le lattughe, nonostante la contrazione dell’offerta per via del caldo, mantengono prezzi stabili tra 1 e 1,30 €/kg (-7,3% su base annua), mentre risultano competitivi i finocchi del Fucino, sui 1,40 €/kg.

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