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ECONOMIA

Ecobonus e bonus casa 2025, scatta la corsa contro il tempo: ecco cosa sapere per non perdere i soldi

Migliaia di proprietari devono inviare le pratiche sul portale Enea. Detrazioni fino al 50% sulla prima casa: a chi spettano e quali lavori rientrano

Ecobonus e bonus casa 2025, scatta la corsa contro il tempo: ecco cosa sapere per non perdere i soldi

Tempo quasi scaduto per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione o interventi di efficienza energetica nei primi mesi dell’anno. Entro lunedì 29 settembre dovranno essere inviate all’Enea tutte le pratiche necessarie per accedere a Ecobonus e bonus casa. Si tratta di un passaggio obbligato, introdotto con la legge di Bilancio, che riguarda migliaia di famiglie e proprietari immobiliari.

Il portale bonusfiscali.enea.it è operativo dal 30 giugno e consente di caricare in modo digitale i dati richiesti. La scadenza dei 90 giorni riguarda sia i lavori chiusi tra gennaio e giugno 2025, sia quelli terminati nel 2024 ma pagati quest’anno. La regola è semplice: entro tre mesi dalla fine dei lavori bisogna inviare la comunicazione.

Le detrazioni variano a seconda del tipo di immobile. Per la prima casa si ottiene una riduzione del 50%, che scende al 36% se si tratta di altre abitazioni. Il tetto massimo resta fissato a 96 mila euro per unità immobiliare, da suddividere in dieci anni. Dal 2026 le percentuali si abbasseranno ulteriormente. Tra gli interventi ammessi rientrano serramenti, pompe di calore e pannelli fotovoltaici, mentre sono esclusi i lavori sulle caldaie a condensazione. Restano invece validi gli incentivi per micro-cogeneratori, impianti a biomassa, pompe di calore a gas e sistemi ibridi.

La procedura è interamente online: si accede con Spid o altra identità digitale, si inseriscono i dati e al termine viene rilasciato un codice identificativo da conservare. L’invio all’Enea è richiesto per tutti gli interventi coperti dall’Ecobonus, per i lavori del bonus casa che portano a un risparmio energetico e per il Superbonus, che prevede anche l’obbligo di trasmettere le asseverazioni a fine lavori o negli stati di avanzamento. Per il bonus ristrutturazioni, invece, la mancata comunicazione non fa decadere dal diritto all’agevolazione.

Il bonus casa (o bonus ristrutturazioni) garantisce una detrazione al 50% (36% sulle seconde case), con un tetto massimo di 96 mila euro. L’Ecobonus è invece destinato agli interventi che migliorano l’efficienza energetica e prevede uno sconto fiscale, Irpef o Ires, da ripartire in dieci anni. In tutti i casi, i bonus si applicano solo a immobili già costruiti e registrati al catasto.

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