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Esteri
24 Aprile 2025 - 06:12
Moon Jae-in, ex presidente della Corea del Sud che ha guidato il paese dal 2017 al 2022, è stato incriminato per corruzione, un'accusa che getta un'ombra sulla sua eredità politica e sulla stabilità del paese. La procura distrettuale di Jeonju ha dichiarato che Moon avrebbe ricevuto 217 milioni di won, equivalenti a circa 130.000 euro, per facilitare l'assunzione del genero presso una compagnia aerea.
L'incriminazione di Moon Jae-in arriva in un momento delicato per la Corea del Sud, che si prepara alle elezioni del 3 giugno. Il paese è già scosso dalla recente destituzione di Yoon Suk-yeol, privato della presidenza dopo aver imposto brevemente la legge marziale.
Secondo la procura, il genero di Moon è stato nominato amministratore delegato della compagnia aerea low-cost Thai Eastar Jet, nonostante la mancanza di esperienza o qualifiche nel settore. La compagnia, controllata da un ex parlamentare del partito di Moon, avrebbe cercato di ottenere favori dall'allora presidente attraverso questa nomina. Gli stipendi e i benefit finanziari ricevuti dal genero tra il 2018 e il 2020 sono stati definiti dai procuratori come tangenti destinate al presidente, piuttosto che compensi legittimi.
Due ex presidenti si trovano ora sotto inchiesta: l'ex presidente Yoon, attualmente sotto processo per insurrezione, rischia pene severe, sebbene l'esecuzione della pena di morte sia improbabile a causa della moratoria non ufficiale in vigore dal 1997. Moon Jae-in era noto per i suoi sforzi di dialogo con la Corea del Nord, inclusa la mediazione nei colloqui tra Kim Jong-un e Donald Trump. Tuttavia, l'accusa di corruzione potrebbe oscurare questi successi diplomatici e minare la fiducia del pubblico nei leader politici.
La Corea del Sud si trova a un bivio. Le elezioni imminenti rappresentano un'opportunità per il paese di rinnovare la propria leadership e affrontare le sfide interne ed esterne con una nuova visione. Tuttavia, la persistenza di scandali politici potrebbe ostacolare questo processo, alimentando il cinismo tra gli elettori.
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