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01 Giugno 2024 - 17:50
Il Castello della Rovere di Vinovo è una delle location di Open House 2024
Chiese e palazzi, giardini e ville. E poi terrazze, scuole, scali ferroviari e cascine. Per chi ama l’arte e la cultura, questo weekend dovrà essere libero da impegni: va in scena la settima edizione di Open House. Oggi (sabato 1° giugno) e domani (domenica 2 giugno) Torino apre le sue porte al pubblico permettendo ai visitatori di scoprire la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano cittadino. Open House dà infatti la possibilità, per un fine settimana all’anno, di visitare edifici storici, moderni o contemporanei, appartamenti privati, uffici, spazi verdi o sociali, eccellenze in città e fuori, strutture recuperate. E quest’anno ci sono tante “prime volte”.
Tante “prime volte”
Tornato a risplendere dopo un anno di lavori, per un progetto che ha avuto come capofila l’associazione Aief (che ha sede proprio nel castello) e 50 partner sostenitori, il Castello di Lucento di via Pianezza è uno dei pezzi forti di questa edizione. Nato a Medioevo ancora in corso, passa ai Savoia nel Cinquecento, per poi cambiare proprietà più volte. Nel 1706 vive il suo momento di gloria come roccaforte sabauda durante l’assedio. E dopo la riqualificazione, per la prima volta potrà essere visitato nell’ambito di Open House. Così come per la prima volta si aprono le porte di Villa Rey, in zona Madonna del Pilone, sede dell’Asi. E poi ancora, una new entry è il convento appena restaurato della chiesa di San Barnaba, in strada Castello di Mirafiori, visitabile durante il tour di Borgata Mirafiori e del Mausoleo della Bela Rosin. Ancora, torinesi e turisti scopriranno in anteprima la Gipsoteca di via Orvieto, con duemila anni di capolavori in gesso (riproduzioni) delle più famose sculture al mondo come il David di Michelangelo, l’Auriga di Delfi, le Veneri di Canova e la Nike di Samotracia. Altre novità? Questa sera (sabato 1° giugno) dalle 19 alle 22.30 si potrà salire su una delle terrazze più belle di Torino: quella del controverso “Palazzaccio” di piazza San Giovanni. Ma l’elenco delle visite, che sono 150 e tutte gratuite, comprende anche The Heat Garden di Iren, Palazzo Ricardi di Netro, Villino Caprifoglio, Villa d’Agliè, Castello della Rovere, Casa Cubo, Casa Y e Palazzo Lancia.
I numeri di Open House
Un’edizione che si preannuncia da record per Open House, anche per il 60% in più di nuovi posti da visitare rispetto all’anno scorso. E che punta a superare il risultato raggiunto l’anno scorso, quando arrivarono 21mila persone per un totale di oltre 41mila visite. Un’idea, quella di Open House, che nasce a Londra nel 1992, dal lavoro della fondatrice Victoria Thornton e da quell’anno si è diffusa nel mondo. Ad oggi le città della rete Open House Worldwide sono più di quaranta, distribuite in ogni continente. Un successo reso possibile non solo dai proprietari che decidono di “aprire” le loro dimore al pubblico, ma anche dal lavoro dei tanti volontari.
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