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“Doctrix”, un’installazione interattiva per raccontare le donne che hanno fatto la storia dell’Università

Da Santa Caterina a Fernanda Pivano: undici figure femminili in un percorso immersivo nel cortile del Rettorato. Tra le protagoniste anche Lidia Poët, prima avvocata d’Italia.

“Doctrix”, un’installazione interattiva per raccontare le donne che hanno fatto la storia dell’Università

Fonte: https://www.unito.it/eventi/doctrix-storie-di-donne-sapienti-e-coraggiose

“Doctrix”: al Rettorato un’installazione interattiva dedicata alle donne che hanno fatto la storia dell’Università
Dal 18 giugno all’8 luglio una galleria immersiva per riscoprire il contributo femminile al sapere e alla cultura accademica

Domani, mercoledì 18 giugno, alle ore 18, nel cortile del Palazzo del Rettorato, verrà inaugurata una nuova installazione interattiva, visitabile gratuitamente fino all’8 luglio, tutti i giorni – festivi compresi – dalle 9 alle 19.

L’installazione si intitola "Doctrix. Storie di donne sapienti e coraggiose" ed è curata da Giulia Carluccio e Paola Novaria, con la realizzazione a cura di auroraMeccanica. L’obiettivo è quello di ridare vita ad alcune figure femminili che hanno segnato la storia dell’Università degli Studi di Torino, attraverso un allestimento immersivo e sensoriale che fonde arte, memoria e tecnologia.

“Sviluppata come naturale evoluzione della ottocentesca Galleria dei Dotti, questa nuova galleria non rappresenta un canone, ma ricorda undici donne esemplari che hanno sfidato i vincoli del loro tempo, contribuendo con il sapere, la scienza e l’impegno civile all’evoluzione culturale delle università e della società,”
spiega in un comunicato ufficiale l’Università.
“Superando la fissità del marmo, attraverso sette colonne digitali di ledwall, alte fino a quattro metri, il visitatore è invitato a esplorare un percorso non lineare, fatto di luci, suoni e contenuti multimediali attivabili al tocco. Solo così, in una dimensione di prossimità e ascolto, il ritratto potrà ricomporsi e prendere ancora una volta la parola.”

Le protagoniste dell’installazione sono:

  • Santa Caterina d’Alessandria, patrona degli studenti e simbolo di una sapienza femminile capace di tener testa all’élite culturale della corte imperiale, tanto da pagare la propria cultura con il martirio.

  • Rosa Bonavia, tra le prime donne ad accedere all’Università nel Settecento per ottenere l’abilitazione alla professione di levatrice.

  • Maria Pellegrina Amoretti, che nel 1777 superò gli esami a Pavia per diventare doctrix, dopo essersi vista negare l’accesso agli esami finali a Torino.

  • Maria Velleda Farnè, prima laureata a Torino nel 1878, medica onoraria della regina Margherita e simbolo di emancipazione femminile.

  • Lidia Poët, prima avvocata d’Italia, laureata a Torino nel 1881, a cui per decenni fu vietato l’esercizio della professione.

  • Amalia Guglielminetti, poetessa e scrittrice fuori dagli schemi, protagonista della scena culturale tra Belle Époque e fascismi.

  • Ada Prospero, filosofa, partigiana, educatrice e prima vicesindaca di Torino, legata alla memoria politica e morale di Piero Gobetti.

  • Battistina Pizzardo, laureata in matematica nel 1925, militante antifascista e figura indipendente, ricordata anche per il legame con Cesare Pavese.

  • Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, pioniera nella conservazione del patrimonio audiovisivo.

  • Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, emblema della scienza come vocazione e della resilienza femminile.

  • Fernanda Pivano, scrittrice e traduttrice, ambasciatrice della cultura e della letteratura nordamericana in Italia e in Europa.

La mostra intende mostrare come lo spazio universitario sia stato gradualmente trasformato e arricchito dalla presenza femminile. A completare il percorso, nello spazio della Galleria UniVerso, sempre nel cortile del Rettorato, sarà possibile vedere un video-racconto dedicato alle undici protagoniste di Doctrix, realizzato a partire dai materiali dell’Archivio Storico dell’Università.

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