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IL COMUNE

Roma salva Torino: interessi e caro bollette stritolano i conti del Comune

Il sindaco assicura: «Nessun aumento delle tasse». Investimenti sulle manutenzioni ordinarie delle strade

Lo Russo e Nardelli

Il sindaco Stefano Lo Russo e l'assessore al Bilancio Gabriella Nardelli

«Nessun aumento delle tasse… finché ce la facciamo». Bollette triplicate, tassi di interesse che schizzano alle stelle e l’inflazione sopra il 10%. Impossibile pensare che il Comune di Torino potesse resistere – da solo – a una serie di contraccolpi così duri e numerosi. Se fossimo su un ring sarebbe già a terra. Ko tecnico. E invece Palazzo Civico resiste. Di più, investe. Come? Grazie ai fondi del Patto per Torino. Milioni e milioni che oggi permettono all’ente di far fronte ai mancati introiti e alle fuori uscite straordinarie. Ci sono poi i soldi del Pnrr a dare gambe alla trasformazione della città promessa dal sindaco Stefano Lo Russo che, presentando il bilancio di previsione per i prossimi tre anni assicura: «Nessun aumento delle tasse». E poi subito dopo aggiunge, cauto: «Per il momento».

I PUNTI DOLENTI
L’illustrazione del bilancio del Comune parte subito mettendo in chiaro le difficoltà a cui l’ente si è trovato a far fronte. «Guardando ai tassi di interesse dei mutui – spiega Lo Russo -, osserviamo una maggiore voce di spesa pari a circa 36,9 milioni di euro rispetto al bilancio 2022/2024». Per una media del +7%. Anche il dato relativo al disavanzo appare critico, con un rincaro del +80%. Colpo di grazia lo danno le bollette: passate da 37.873 euro del 2019 a 81.366 del 2022. «Per il 2023 prevediamo una spesa pari a 78.464 euro. Dopodiché la situazione dovrebbe normalizzarsi» rassicura il primo cittadino.

IL PATTO PER TORINO
A garantire l’equilibrio finanziario dei conti giocano un ruolo fondamentale le risorse ottenute dalla Città nel 2022, sotto il governo di Mario Draghi. Il cosiddetto “Patto per Torino” porterà nelle casse di Palazzo Civico 141,6 milioni di euro solo nel 2023. Altri 113,8 milioni nel 2024 e circa 97 nel 2025. «Il delta negativo che oggi registriamo a bilancio legato a caro bollette e impennata degli interessi passivi, regge grazie al Patto per Torino» spiega il sindaco, assicurando che tariffe e canoni non varieranno per i cittadini. «Non è una operazione scontata dal punto di vista finanziario» rimarca.

TARIFFE E AGEVOLAZIONI
A fronte di un aumento Istat dell’11,3% (su base mensile del dicembre 2022) e di un’inflazione media dell’8,1% (su base annua), che comporteranno un adeguamento del 4% del canone unico patrimoniale, resteranno invariati canoni e tariffe per servizi educativi, aree mercatali, concessioni patrimoniali per associazioni e terzo settore, impianti sportivi. «Saranno mantenute tutte le agevolazioni Isee per le famiglie su tassa rifiuti, mense scolastiche, servizi sociali e trasporti» fa sapere ancora Lo Russo insieme l’assessore al Bilancio Gabriella Nardelli. «L’aumento graduale della Tari è legato al piano operativo finanziario ed è di circa l’1%, secondo delibera del 2022, ma noi manteniamo le agevolazioni Isee invariate». Invariato per ora anche il biglietto del trasporto pubblico locale.

SCUOLE E STRADE
Nonostante il quadro fosco di partenza, aumenta lo stanziamento per le manutenzioni ordinarie che riguardano edifici pubblici, verde e suolo (+42%). Cresce anche la voce che riguarda il trasporto delle persone con disabilità (+4%) e quelli per i servizi sociali e l’edilizia abitativa pubblica (+3%). Previsti poi tre interventi di nuove costruzioni di edilizia sociale nell’area Veglio, in piazza della Repubblica e via Vagnone e numerosi cantieri di riqualificazione. E ancora, sale del +11% la spesa per i servizi educativi e l’edilizia scolastica che permetterà l’avvio di un nuovo sistema di ristorazione e la messa in sicurezza e riqualificazione di 95 edifici scolastici in tutta la città. Oltre alla costruzione di tre nuovi plessi (via Verolengo, via Pietro Giuria, via Santhià). Infine, anche per cultura, eventi, sport, turismo e commercio si prevedono 156,5 milioni di euro. «Due fonti di risorse straordinarie che compensano le criticità di bilancio sono il Patto per Torino e le risorse del Pnrr» commenta Lo Russo. «Ma scegliere di non aumentare il costo di ingresso in una piscina pubblica a fronte dei costi del caro energia è una scelta politica precisa» conclude.

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