Rsa e “no profit” in agonia
«Manca il 30% del personale»

«Il Pnrr non basta, ci servono fondi specifici da parte del governo per l’assistenza no profit per gli anziani non autosufficienti». A lanciare l’appello è Amedeo Prevete, presidente di Uneba Piemonte e referente per la Piccola Casa della Divina Provvidenza che ieri ha ospitato nei locali di via Cottolengo 15 il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e della cronicità”. Il problema principale «è la carenza di circa il 30% di infermieri è oss nelle nostre residenze per anziani» ha spiegato Prevete intervistato a margine dell’incontro a cui ha partecipato anche il presidente nazionale Uneba, Franco Massi: «Con il Pnr stiamo scontando il giudizio non positivo dato alle Rsa durante la pandemia, anche se hanno svolto un ruolo formidabile». All’appello si è aggiunto anche quello di padre Carmine Arice: «Abbiamo 1.800 posti nelle strutture per anziani e disabili che ora rischiano di essere delle vittime».

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Al convegno è stato invitato anche il presidente della Regione, Alberto Cirio: «In tema di personale subite la concorrenza degli ospedali pubblici. Bisogna perciò aprire il numero chiuso dell’Università di Medicina per aumentare il numero di camici bianchi» ha spiegato il governatore del Piemonte, ricordando che «come Regione abbiamo appena stanziato 90 milioni di euro per anziani e disabili. E nel 2022 abbiamo speso 280 milioni per assistenza, ma tutto ciò rischia di non bastare se la platea di chi ha bisogno continua ad aumentare. Per questo motivo abbiamo stiamo pianificando finalmente la sanità territoriale».