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PIANETA GRANATA
06 Aprile 2023 - 06:00
Andrea Belotti con la maglia e la fascia da capitano del Toro
L’amore per i sette anni trascorsi insieme, l’amarezza per come è andata a finire, la rabbia per l’episodio dell’andata: il Torino e Andrea Belotti si incroceranno di nuovo, sarà il secondo confronto ma il primo allo stadio Olimpico Grande Torino. E tutta la curiosità per il faccia a faccia di sabato pomeriggio sarà per la reazione del Gallo a tornare da ex nella piazza che lo ha saputo esaltare e per l’accoglienza che gli riserveranno i tifosi granata. Tanto è successo dal momento dei saluti che è davvero complicato avere una visione unica di risposta da parte del tifo del Toro, o forse è anche impossibile avere una sola posizione per Belotti.
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L’unica cosa certa è che era amato da tutti in maniera incondizionata quando vestiva la maglia granata: da attaccante di belle speranze fino a diventare capitano del Toro e punto fermo della Nazionale, il Gallo in sette anni ha realizzato 113 reti in 251 apparizioni complessive. Sei stagioni su sette le ha concluse in doppia cifra di gol, la valutazione del suo cartellino schizzata a 100 milioni, le emozioni nel leggere i nomi degli Invincibili a Superga, Belotti ne ha davvero vissute di ogni tipo. Poi se n’è andato a parametro zero, senza riuscire a trovare un accordo con il presidente Cairo per il rinnovo, e non ha salutato nessuno, uscendo allo scoperto sui social soltanto quando il suo passaggio alla Roma era ormai stato ufficializzato. «Non sarà mai un addio, perché per me Torino rimarrà sempre casa» il finale della lettera strappalacrime pubblicata dal Gallo, anche se alla prima occasione utile avrebbe voluto far male ai granata: all’andata spinse per calciare un rigore nel finale di partita e si presentò dal dischetto, sbagliando clamorosamente la realizzazione. Un gesto, quello, che ancora brucia nel tifo granata, visto quasi come una mancanza di rispetto. E sabato pomeriggio ci sarà il nuovo capitolo, il primo da scrivere al Grande Torino dalle parti opposte della barricata.
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Al Filadelfia, intanto, proseguono gli allenamenti per avvicinarsi all’appuntamento contro la Roma di Mourinho. Juric cova ancora qualche speranza di recuperare Ilic e Karamoh, i due big fermi ai box, anche se si gode l’abbondanza in attacco: può scegliere tra Sanabria e Pellegri, anche se il paraguyano è talmente in forma che è impossibile da lasciare fuori, e può ruotare Miranchuk, Vlasic e Radonjic, finalmente tutti a disposizione.
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