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PIANETA GRANATA

Toro, Ivan Juric punzecchia il Gallo Belotti
"Poteva lasciarsi meglio, i tifosi lo amavano"

Grande attesa per il ritorno dell'ex capitano, intanto Milinkovic rinnova fino al 2026

Toro, Ivan Juric punzecchia il Gallo Belotti"Poteva lasciarsi meglio, i tifosi lo amavano"

Ivan Juric in conferenza stampa ha parlato anche del ritorno di Andrea Belotti sotto la Mole

Era nell’aria ma ieri pomeriggio è arrivato l’annuncio ufficiale: «Milinkovic-Savic ha rinnovato fino al 2026». Oggi, intanto, per la prima volta tornerà per la prima volta a Torino Andrea Belotti. E proprio il Gallo è stato uno dei temi portanti per presentare la sfida di oggi: «Mi è spiaciuto per come è andato via, poteva lasciarsi un po’ meglio» il pensiero di Ivan Juric sull’addio dell’ex capitano che si è maturato l’estate a scorsa a parametro zero e con un saluto più che “tardivo” alla sua vecchia tifoseria, arrivato soltanto ad agosto inoltrato. «Bisogna distinguere i rapporti con i tifosi e quelli con la società - aggiunge il tecnico croato - ma noi abbiamo sempre avuto un ottimo legame: è un ragazzo perbene ed eccezionale, con un grande cuore, oltre ad essere un top player imparagonabile agli altri». Al netto di incroci con il passato, il Toro oggi si gioca le ultime chances per dare un senso alla stagione: contro la Roma serve una vittoria di prestigio dopo un punto conquistato nelle ultime due partite.

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Milinkovic-Savic ha firmato il contratto con il Toro fino al 30 giugno 2026

Juric, che partita sarà contro i giallorossi?
«La Roma è una grande squadra, gli basta poco per segnare e diventa pericolosa sui piazzati: hanno grandi giocatori come Belotti, Abraham e Dybala, sul quale farò uscire un difensore in marcatura. E pure Solbakken mi piace molto. È una sfida che si carica da sola, non dobbiamo permettere di prendere altri gol sui calci piazzati piazzati».

Cosa vuole vedere in queste ultime dieci giornate di campionato?
«Innanzitutto vorrei ripetere la prestazione di Reggio Emilia, dove abbiamo creato tanto e concesso poco: ci è girato male il risultato, ma la squadra era sul pezzo. Abbiamo tanti giovani, vogliamo provare i nuovi e serve una spinta emotiva per fare bene e per arrivare a una crescita globale».

Come stanno gli infortunati?
«Abbiamo recuperato Karamoh, mentre Ilic è ancora indisponibile. Finalmente ho tante alternative sulla trequarti, ora deciderò chi schierare. Adesso voglio alternare Karamoh e Radonjic da una parte e Miranchuk e Vlasic dall’altra».

A proposito del russo e del croato, li riscatterebbe?
«Preferisco sempre avere giocatori che ho già allenato, mi è capitato spesso che il secondo anno con me facessero meglio rispetto al primo. Più giocatori si riescono a confermare, meglio è».

In questi giorni si parla tanto di razzismo...
«Si fa veramente poco, anche questa volta si è fatto poco come punizioni. Ogni tanto ho ricevuto qualche “zingaro”, ma niente di particolarmente eclatante. Non penso che l’Italia sia un paese razzista».

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