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Bilancio della Regione

"Solo poltrone, nessun aiuto ai poveri": il Consiglio regionale diviso sull’emendamento Ricca della Lega

Al centro del dibattito la creazione di un nuovo ente di controllo e le accuse di 'burocrazia elettorale'"

"Solo poltrone, nessun aiuto ai poveri": il Consiglio regionale diviso sull’emendamento Ricca della Lega

Il Consiglio regionale, impegnato nell'approvazione del bilancio, è stato teatro di forti proteste contro l'emendamento della Lega che propone la creazione di un nuovo ente di controllo delle spese nel welfare. Pd, Avs e Sue si sono opposti alla misura, alzando la voce, e i cartelli. «Solo poltrone, nessun aiuto ai poveri»: questo lo slogan che campeggia nell’aula, riflettendo un dissenso che va oltre la semplice contrapposizione politica.

Le capogruppo Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs) e Vittoria Nallo (Sue) hanno definito la proposta come una vera e propria “persecuzione” dei servizi socio-assistenziali e del terzo settore, colonna portante del welfare piemontese. «I servizi socio-assistenziali e il terzo settore sono il cuore del sistema, non possono essere soffocati da un'authority creata per logiche di partito», hanno dichiarato, criticando anche il metodo attraverso cui l’emendamento è stato introdotto.

Dal banco della Lega, il capogruppo Fabrizio Ricca respinge le accuse e rilancia: «L’ente garantirà una gestione più oculata delle risorse, premiando gli enti virtuosi e riducendo sprechi e inefficienze. L’opposizione difende un sistema che non funziona invece di concentrarsi sul miglioramento dei servizi»

Tuttavia, le opposizioni non sono convinte, accusando la Lega di voler creare un inutile carrozzone burocratico. «Le risorse devono essere destinate ai servizi, non a nuove autorità», hanno ribadito, denunciando il rischio di un accentramento del potere e di una nuova ondata di burocratizzazione.

Inoltre, la dichiarazione di Ricca secondo cui "finalmente qualcuno controllerà e gestirà le risorse" ha alimentato la protesta, con le opposizioni che hanno chiesto spiegazioni: «Si accusa Marrone o gli enti locali?», si sono chieste, esprimendo dubbi sulla gestione del welfare e sulle accuse gravissime di incompetenza lanciate dalla Lega.

Le opposizioni hanno invitato il governo regionale a presentare un Disegno di Legge per riformare il welfare, piuttosto che creare enti di controllo che sembrano più finalizzati a fini elettorali e clientelari. «Se oggi la Lega vuole controllare la gestione del sociale, allora ammette implicitamente che finora qualcosa non ha funzionato», ha dichiarato il Movimento 5 Stelle, che da tempo solleva dubbi sulla trasparenza delle spese regionali.

In un clima di crescente tensione, anche Fratelli d’Italia si è trovata al centro della polemica, con l'assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, che ha dichiarato di condividere gli intenti dell’emendamento, nonostante questo sembri sconfessare la sua stessa gestione dei fondi. Le opposizioni hanno invitato il governo regionale a presentare un Disegno di Legge per riformare il welfare, piuttosto che creare enti di controllo che sembrano più finalizzati a fini elettorali e clientelari.

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